Ben Hogan nel 1946 vince il North-South Open per la terza volta, un torneo che gli resterà sempre nel cuore. La sua leggenda parte proprio da quel momento, nel 1940: il suo primo successo da professionista.
La storia del North-South Open, le origini
All’epoca considerato un vero e proprio Major, il North-South Open viene disputato per quasi 50 anni per tutta la prima metà del ‘900, sempre a Pinehurst in North Carolina, sul percorso n.2. Nel 1901 il proprietario James Tufts insieme al figlio Leonard, decide di creare due tornei “rivoluzionari: ricchi sponsor, gare aperte ad entrambi i sessi, una dedicata solo agli amateur, un’altra con la formula Open. É subito un gran successo tra i golfisti. L’incarico di progettare il campo è affidato allo scozzese Donald Ross, con risultati eccellenti, Pinehurst diventa un paradiso golfistico. I giocatori professionisti danno lezioni agli ospiti del Resort, le loro mogli vengono omaggiate di manicure e percorsi benessere, serate a tema e ambiente festoso. L’idillio a Pinehurst sembra destinato a durare per sempre.
La fine del North-South Open
Invece, dopo la Ryder Cup del 1951, tutto cambia drasticamente. Richard Tufts, nipote di James e nuovo proprietario, resta ferito dall’atteggiamento dei giocatori americani, vincitori della Ryder. Solo cinque di loro rimangono per il North-South Open che si disputa la settimana seguente. I giocatori lamentano il basso montepremi, mentre Tufts prova a fargli capire che quei soldi vengono investiti per rendere la loro permanenza durante il torneo la più gradevole possibile: è rottura. i professionisti si atteggiano a star e per Richard il torneo sta diventando una carnevalata invece di una manifestazione che incarna i valori del golf. Decide così di sostituire il torneo con il North-South Senior Amateur, meno sfarzi e più golf. Ancora oggi si prosegue su una strada simile, dato che quest’anno si è svolto il 120° North-South Men’s Amateur e il 117° North-South Women’s Amateur.
Il trionfo di Ben Hogan, il terzo nel “suo” torneo
I primi tre giri mostrano una classifica davvero cortissima. Il field eccezionale fa sì che dopo i primi due giorni, sei giocatori si ritrovino in 4 colpi: il leader è Harrison seguito da Mike Turnesa con 141. Sam Snead, Dick Metz e Tommy Armour si dividono il 4°posto con 143 colpi. Ben Hogan segna un doppio 71, conquista la terza posizione con 142. Nel terzo giro, Hogan segna un bel 70, ma viene raggiunto da Snead che chiude con 69. Tutto è ancora apertissimo.
Ultimo giro al cardiopalma, si delinea una corsa a tre
L’ultimo giro è un continuo cambio in vetta alla classifica. Hogan nelle prime 9 riesce a staccare di due colpi Snead, 35 a 37, però Mike Turnesa sorprende tutti e con un incredibile 33 aggancia Hogan in testa al leaderboard. Inizia a piovere, Hogan mantiene i nervi saldi e grazie al suo gioco solidissimo allunga su Turnesa, prima grazie al bogey di quest’ultimo alla 15, poi segnando lui stesso un birdie alla 16. Snead non riesce a colmare il gap con Hogan, che trionfa per la terza ed ultima volta nel suo campo preferito. Lo stesso in cui aveva ottenuto la prima delle sue 64 vittorie da professionista sul PGA Tour.
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