Novara-Pro Vercelli e non solo: torna la Serie C

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Di Redazione Metropolitan

Non si ferma la Serie C: anche questa settimana gli anticipi dettati dal calendario ci consegnano spunti degni di nota, consuete stracittadine, primi tentativi di fuga o segnali di pericolosi avvitamenti. Parola al campo, dunque: a noi solo il piacere di avere l’imbarazzo della scelta.

Spicca Novara-Pro Vercelli ma la terza serie di calcio italiana offre un menù ricco e variegato. Scopriamo inseme cosa succede in Serie C.

Girone A

Novara-Pro Vercelli e Como-Giana Erminio

Como-Giana Erminio e Novara-Pro Vercelli sono il succoso antipasto che il raggruppamento settentrionale ci propone. Sulle rive del Lago più famoso d’Italia arriva quella Giana Erminio fanalino di coda che non pare avere chance; di contro il Como, raggiunta la zona playoff vuole dimostrare a tutti di meritare sogni di gloria. Novara-Pro Vercelli-Novara sa di calcio di una volta, lontano, lontanissimo nella memoria ma mai passato nella storia. Padroni di casa che puntano decisamente a recitare un ruolo nella lotta per la promozione, piemontesi in cerca di identità, conferme e punti che male non fanno mai.

Novara-Pro Vercelli
Verso Novara-Pro Vercelli

Girone B

Vis Pesaro-Fermana

Stessi punti –sette – per entrambe le formazioni marchigiane, stesse ambizioni, stessi limiti. Sembra proprio un derby allo specchio quello che opporrà la Vis ai gialloblù, un confronto “nord-sud” che, come tutte le contese in questa regione, è assai sentito dalle tifoserie. Anche le consegne per le due squadre sembrano le stesse: primo non prenderle, poi magari provare a strappare l’intera posta. Se sarà pareggio, non saranno drammi: sempre meglio un uovo oggi che una gallina domani.

Girone C

Teramo-Rieti

Acqua alla gola per i laziali, sabbie mobili per gli abruzzesi. Eccola, in sintesi, la lettura della gara del “Bonolis”. Inizio più catastrofico per il Rieti non poteva esserci, che ha in condominio con il Rende quell’ultima posizione che indica una prospettiva per l’intera stagione più nera di un temporale autunnale. Il Teramo, che non vince dal 15 settembre, deve dare un segnale, puntare ad una scossa, altrimenti la stagione si trasformerà in un vero e proprio calvario. È da tanto che in Abruzzo non si ride più: forse è ora di porsi serie domande.

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