Lo scorso 20 aprile siamo venuti a conoscenza della morte di Avicii, 28 anni, il dj più famoso nel mondo per la sua musica elettronica, morto inizialmente per circostanze incerte ora sembra si tratti di un suicidio.
A diffondere la notizia è il sito americano di gossip TMZ, che avrebbe affermato come ci siano state delle novità riguardo la sua morte.
Inizialmente attribuita ad un malore, ora le circostanze che lo hanno condotto alla fine sembrano essere state scaturite da un suicidio.
Il dj si sarebbe, infatti, provocato delle ferite con dei pezzi di vetro a cui sarebbe seguito un lungo dissanguamento.
Alcune fonti dicono che abbia usato una bottiglia per ferirsi direttamente all’altezza della gola, altre lo smentiscono dichiarando che abbia colpito i polsi.
A confermare la possibilità di un suicidio è stata la famiglia stessa: “lottava continuamente con la vita, ponendosi domande sull’esistenza. Era una persona solitaria e riservata, aveva accumulato stress a causa dello stile di vita che aveva condotto, ma non era mai soddisfatto, cercava serenità“.
Personaggio singolare, il dj, nonostante la sua vita sul palcoscenico, non era una persona estroversa e tendeva a ritagliarsi momenti di intimità.
Aveva iniziato un periodo di ritiro dalla scena pubblica, lungo due anni, per poter porre fine a quelle domande e trovare pace e serenità.
Purtroppo la libertà e la pace che cercava è arrivata soltanto con un gesto estremo e l’unico che fosse in grado di potergliela dare era proprio sè stesso.