L’intelligenza artificiale, ormai è innegabile, sta entrando a far parte del nostro quotidiano. Dall’ambito lavorativo a quello medico, passando per il cinema e la cultura, l’AI è sempre più presente e incisiva, nel bene e nel male. Anche la musica, com’era prevedibile, risente e beneficia di questo strumento e questa “invasione di campo” ha portato ad uno storico primato. Ieri, infatti, sono state annunciate le candidature ai Grammy Awards 2025, gli Oscar della musica che si terranno il 2 febbraio alla Crypto.com Arena di Los Angeles. A dominare sono state le artiste femminili, dalle veterane Taylor Swift e Beyoncé, alle new entries del pop Chappell Roan e Sabrina Carpenter. Una nomination, però, per quanto prevedibile, ha rappresentato un punto di svolta epocale nel panorama discografico mondiale: Now and Then, singolo dei Beatles pubblicato nel 2023, è infatti il primo brano realizzato con il supporto dell’intelligenza artificiale a ricevere una candidatura al prestigioso premio.

Il ritorno dei Beatles ai Grammy

Now and Then proviene da una registrazione demo del 1977 di John Lennon, rielaborata nel 1995 con parti di chitarra da George Harrison e ultimata nel 2022 con il basso di Paul McCartney e la batteria di Ringo Starr. Per l’assemblaggio del pezzo, si è ricorsi ad una forma d’intelligenza artificiale chiamata stem separation, che ha “ripulito” ed elevato qualitativamente la traccia audio originale. Il programma ha isolato la voce di Lennon, eliminando i suoni esterni in eccesso; in seguito, ha aggiunto la parte strumentale, eseguita dal vivo.

Per il quartetto di Liverpool, o quel che ne rimane, candidato nelle categorie “Record of the Year” e “Best Rock Performance” , questa è la prima nomination dal 1971. L’ultima canzone ad essere in lizza per il riconoscimento fu Let it Be, che però perse contro Bridge over troubled water di Simon & Garfunkel.

Federica Checchia

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