Nubìvago, un termine la cui etimologia proviene dal latino. Nel nuovo appuntamento della rubrica Parole dal Mondo, l’aggettivo che si rivolge ai sognatori.

Nubìvago o chi erra fra le nuvole

Un termine che si rivolge a coloro che sono soliti perdersi fra i propri pensieri. Nubìvago è anche chi trae piacere dal pensiero, dall’immergersi nei propri sogni e nella propria immaginazione. La sua etimologia deriva dal latino e, più precisamente, da nubesnuvola – e vago, errante. A questo proposito, si rende letteralmente con l’espressione ”vagando fra le nuvole”. Sinonimo anche di Nefelibata, il soggetto che è immerso nei propri pensieri, si allontana dalla realtà quasi vivendo una vita parallela grazie all’atteggiamento che, la parola presa in analisi, sottolinea.

Nubìvago - Photo Credits: twitter
Nubìvago – Photo Credits: twitter

Il Nubìvago non ha i piedi per terra: è la fantasia il suo pavimento solido, in cui si appoggia senza timore. Un termine similare al pensatore che vaga fra le nuvole, è il precedentemente trattato Luftmensch, dall’etimo proveniente dalla lingua Yiddish. Letteralmente reso con ”uomo dell’aria”, anche in questo caso ci si riferisce ad un soggetto che vive in un mondo parallelo: una realtà ovattata da sogni, una dimensione prettamente fantastica.

Il sognatore in letteratura

Il Nubìvago letterario per eccellenza è, sicuramente, il Sognatore delle Notti Bianche di Dostoevskij. Il romanziere russo faceva affermare al suo protagonista la totale mancanza di realtà nella propria esistenza; il reale talmente scarso, lo aveva quasi indotto ad essere un sognatore costruendosi il proprio mondo tramite la fantasia. Una dimensione fantastica costruita ad hoc, in cui la realtà del mondo, tuttavia, deve essere presente per alimentare quel microcosmo immaginario. D’altronde, per Dostoevskij, i sognatori sono creatori di cosmi, oltre che potenzialmente, soggetti indipendenti: non hanno desideri perché tutto possiedono, vivono da nubìvaghi, errando fra i loro sogni, ma sono esseri liberi in quanto artefici della loro stessa vita creando di tutto punto la loro esistenza, quando vogliono e secondo il loro volere.

«E non faccio che sognare, ogni giorno, che alla fine, chissà quando, incontreró qualcuno. Ah, se sapeste quante volte sono stato innamorato in questo modo!»
«Ma come dunque, di chi?»
«Ma di nessuno, di un ideale, di colei che mi appare in sogno. Io in sogno creo interi romanzi».

Stella Grillo

Foto in copertina: Nubìvago – Photo Credits: Pinterest