Al liceo classico un testo in latino e un confronto con la versione greca, mentre al liceo scientifico una prova doppia con matematica e fisica. Studenti e insegnanti i primi critici .

Simulazione della seconda prova (tpi.it)
Oggi la simulazione della seconda prova (tpi.it)

E alla fine è arrivata. Il tweet del Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti (“Oggi i maturandi simuleranno un’altra tappa della maturità 2019 con gli esempi della seconda prova. Buon lavoro a tutti!”) dà il via alla prima simulazione della maturità con la nuova formula. Quest’ultima, presentata nel decreto legislativo 62 del 2017, istituisce una prova comprensiva di entrambe le materie caratterizzanti: latino e greco per il classico, matematica e fisica per lo scientifico.

Le prove di classico (doppia versione) e scientifico (problema e domande fisiche e matematiche)

Al liceo classico vengono proposti due testi su Lucio Elio Seiano, influente uomo politico romano del I sec. d.C. La versione latina è tratta dagli Annales di Tacito (opera sulla storia di Roma dal 14, anno della morte di Augusto, fino al 68 d.C., termine del regno di Nerone); quella greca dalle opere di Cassio Dione, storico greco del secolo successivo. Oltre alla traduzione, la prova prevede un confronto tra i due testi riguardo al modo di narrare la vicenda (linguaggio e stili) e la risposta a tre quesiti aperti con considerazioni critiche personali.

Al liceo scientifico viene proposta una combinazione di matematica e fisica: gli studenti devono scegliere e risolvere uno dei due problemi matematici proposti e rispondere a quattro domande teoriche. La parte di fisica prevede invece lo svolgimento di problemi che hanno come argomento la massa e i campi magnetici, correlati agli esercizi della prima parte.

Le voci critiche

Anche per questa misura non mancano le contestazioni. Gianmarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti medi, non si limita: “Ogni anno si annuncia un cambiamento diverso di questo esame che non ha alcun senso di esistere: serve solo per coronare cinque anni di dannosa valutazione numerica e a dare una scusa alle università per ridurre le possibilità di accesso. La doppia materia in seconda prova confonde gli studenti e ne limita la preparazione. L’orale è ancora più ridicolo. Eliminata la tesina, il candidato dovrà pescare una tra tre buste con degli “spunti” da cui iniziare il colloquio. Questa Maturità sembra più una roulette russa che una prova sensata”.

Gli fa eco Giulia Biazzo, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti: “E’ inutile inserire nella seconda prova di Maturità la doppia materia senza superare le inefficienze della didattica, obsoleta, frontale e non adatta a una conoscenza generale approfondita. La terza prova e la tesina scompariranno per lasciare spazio alla valutazione dell’Alternanza scuola lavoro. Non vi sarà più interdisciplinarietà e gli studenti non saranno più stimolati nel realizzare un percorso sulla base dei propri interessi e delle proprie aspettative. La presenza di una prova mista, senza che gli studenti abbiano avuto percorsi di studio adeguati, non fa altro che mettere studenti e docenti in difficoltà”.

Argomentazioni a cui è difficile dare torto, ma purtroppo, almeno per quest’anno, le alternative saranno di fatto impossibili.