Nuove misure Ue sulla plastica monouso saranno presentate ufficialmente oggi a Bruxelles.
Le nuove direttive prevedono il divieto all’utilizzo di prodotti quali posate, piatti, cannucce, bicchieri, recipienti usa e getta.
Questi prodotti potranno essere sostituiti con altri di materiali diversi dalla plastica per favorire il riciclo e ridurre l’inquinamento.
Il risultato è presto detto. I frammenti prodotti dalla degradazione delle plastiche rappresentano adesso il 46% dei rifiuti rinvenuti lungo le spiagge italiane.
Banditi anche cotton fioc, bastoncini per mescolare le bevande e bastoncini dei palloni gonfiabili.
Altri prodotti sarebbero soggetti a misure più stringenti come un’etichettatura più severa e requisiti di progettazione.
Il testo introduce anche l’obbligo di progettare e fabbricare tutti i contenitori di bevande in plastica monouso in maniera tale che tappi o coperchi rimangano attaccati al contenitore in fase di utilizzo.
Per arginare la diffusione della plastica monouso, le nuove misure sono due: ridurre il consumo delle plastiche usa e getta e promuovere il passaggio del mercato europeo verso materiali innovativi e multiuso. Un esempio sono piatti, bicchieri, posate e contenitori realizzati in Mater-Bi, PLA o in altri materiali di origine vegetale, biodegradabili e compostabili.
Derivando da materie prime vegetali come l’amido di mais, la canna da zucchero, il bamboo o le foglie di palma, una volta smaltite si trasformano in un composto utile a fertilizzare il terreno.
Più in generale, Bruxelles vuole promuovere l’uso di plastica riciclabile, ridurre l’emissione di microplastiche, lottare contro l’inquinamento marino.
Nonostante le campagne di sensibilizzazione è stato dimostrato che la plastica monouso (sacchetti, piatti, bicchieri, posate e così via) non viene riciclata, o per mancanze dei cittadini o perché alcuni materiali non sono affatto riciclabili.
L’obiettivo ultimo è di arrivare al 2020 con meno plastica nelle discariche.
Patrizia Cicconi