Calcio

Serie B, il Chievo denuncia frase razzista verso Obi: la ricostruzione

Ieri sera, nel turno infrasettimanale valido per la 14a giornata di Serie B, tra le altre partite andate in scena c’è stata anche un’interessante Pisa-Chievo, terminata 2-2. All’Arena Garibaldi i toscani, avanti di due reti, si sono fatti poi rimontare dai clivensi sul pareggio finale. Dopo la partita, però, il Chievo ha denunciato un episodio di razzismo con protagonisti Obi e Marconi che farebbe passare tutto in secondo piano; il Pisa nega tutto. In attesa di ulteriori accertamenti, ecco la ricostruzione.

Il Chievo: “Frase razzista infamante e squallida”

Dopo la partita, con un comunicato ufficiale sul proprio sito il Chievo spiega cosa è accaduto:

“In seguito alla frase razzista «La rivolta degli schiavi» pronunciata dal giocatore del Pisa Michele Marconi al centrocampista Joel Obi durante il primo tempo della partita Pisa – ChievoVerona, la società esprime la massima solidarietà verso il suo giocatore, oggetto di una infamante e squallida frase, che nulla ha a che fare con i più elementari e basilari valori di sport, etica e rispetto. L’A.C. ChievoVerona condanna e stigmatizza fermamente il comportamento razzista subito da Joel Obi, e si rammarica perché ad una frase sentita dai più in campo non sia seguito alcun provvedimento disciplinare: né da parte dell’arbitro, né da parte dell’assistente e quarto uomo, né il procuratore federale. L’A.C. ChievoVerona, da sempre convinta sostenitrice dei valori di etica, rispetto e fair play – continuerà a restare in prima linea nella lotta contro ogni forma di razzismo o violenza, dentro e fuori da qualsiasi campo di gioco”. 

Secondo la società veneta, Marconi avrebbe rivolto ad Obi una frase di stampo razzista che però non avrebbe ricevuto sanzione. Il club gialloblu, oltre al condannare il gesto, esprime anche rammarico poiché non è stato preso nessun provvedimento.

Il Pisa: “Non accettiamo lezioni di comportamento, frase non rilevata”

Dopo qualche minuto è arrivata la risposta del Pisa, sempre attraverso un comunicato:

“Il Pisa Sporting Club prende le distanze da quanto riportato a mezzo comunicato stampa dalla società Chievo Verona. L’episodio incriminato non è stato rilevato dalla quaterna arbitrale, né dai responsabili di Lega e Figc presenti a bordo campo, né dai numerosi microfoni televisivi presenti a ridosso dei protagonisti. Il nostro tesserato, peraltro, ha confermato di non aver rivolto alcun epiteto offensivo al calciatore avversario, tantomeno a sfondo razziale. La società Pisa Sporting Club è attiva da sempre in ambito sociale, collabora a progetti di integrazione e di aiuto verso le fasce più deboli, sull’esempio tracciato dalla propria tifoseria conosciuta in tutta Italia anche per iniziative benefiche e di lotta verso il razzismo. Il Pisa Sporting Club, per tali motivi, non accetta lezioni di comportamento da nessuno, tantomeno da chi non si è certo distinto negli ultimi anni per i valori dell’etica, del fair play e del rispetto delle regole basilari dello sport”.

La società toscana nega l’accaduto, anche dopo aver sentito il proprio tesserato, e rivendica il proprio attivismo in ambito sociale. Alla fine, anche una polemica nei confronti della società Chievo.

Obi: “Il razzismo non deve esistere”

Su Instagram, Joel Obi ha espresso tutta la sua delusione:

“Non è facile trovare parole dopo una serata così.
Noi calciatori dovremmo pubblicare foto per condividere con voi la nostra felicità per una vittoria o la rabbia per una sconfitta o come successo stasera per aver tirato fuori una grande prova di orgoglio e aver pareggiato una partita difficile. E invece no! Nel 2020 sono costretto a condividere un episodio che mi ha visto, mio malgrado, protagonista. Un episodio che non c’entra niente con il calcio e non dovrebbe c’entrare in nessun modo in qualsiasi campo della vita. Il razzismo non deve esistere! NOI siamo tutti uguali e se c’è un nemico da combattere insieme è proprio il pensiero della diversità! Ringrazio tutte le persone che in queste ore mi stanno mandando messaggi di vicinanza e di solidarietà. Questi messaggio devono arrivare a tutte quelle persone che come me hanno subito offese solo perché giudicati diversi. Ora voglio voltare pagina da questa serata ma voglio dire con tutto la forza che ho dentro”
✋ #NoToRacism ✋

Secondo quanto apprende l’ANSA, la procura della FIGC sta facendo tutti gli accertamenti del caso: non è escluso che sia aperta un’indagine.

Paolo Trotta

Foto da: pagina Facebook ufficiale A.C.ChievoVerona

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