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Odessa attaccata dal mare, nuove esplosioni nella capitale 

Nella notte è scattato l’allarme a Odessa, la città è stata attaccata dal mare. I civili hanno raggiunto i rifugi al più presto. Nella notte vi sono state anche esplosioni nella periferia di Kiev, dove continuano a suonare le sirene anti-raid. Ieri, tre leader Ue hanno incontrano Zelensky a Kiev. Il vicepremier polacco Kaczynski dichiara che è necessaria la missione armata dell’Alleanza per l’assistenza umanitaria. 
Lo sherpa ucraino Podolyak cerca compromesso nei negoziati.

Odessa, la situazione delle ultime ore

I premier di Polonia, Mateusz Morawiecki, Repubblica Ceca, Petr Fiala, e Slovenia, Janez Jansa, si sono recati ieri a Kiev per incontrare il presidente ucraino. Morawiecki lancia un appello a frenare questo attacco al più presto, e che i leader presenteranno “un pacchetto di aiuti” per l’Ucraina.
Tuttavia, l’UE precisa che la missione non è organizzata su mandato del Consiglio.
Volodymyr Zelenski, che oggi parlerà al Congresso Usa in videoconferenza, insiste nel voler avere una no-fly zone. La Casa Bianca torna a respingere la richiesta poiché rappresenterebbe un atto di guerra e scatenerebbe un conflitto tra Russia e Nato.
E aggiunge che la presenza del presidente al vertice dell’Alleanza è per mostrare il suo “sostegno ferreo”.
In agenda è anche prevista la partecipazione al Consiglio europeo.
La Russia ha nel frattempo annunciato martedì sanzioni contro il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, e il primo ministro canadese Justin Trudeau e alti funzionari di entrambi i paesi. 

Da martedì sera è scattato il coprifuoco di 36 ore nella capitale. Aperto il corridoio umanitario di Mariupol: 20 mila le persone evacuate. Intanto, il presidente Usa Joe Biden dovrebbe annunciare oltre 1 miliardo di dollari in nuova assistenza militare per aiutare il governo ucraino.

Beatrice D’uffizi

Instagram: https://www.instagram.com/metropolitanmagazineit

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