I sindacati hanno indetto oggi, 27 giugno, uno sciopero di due ore per il notevole aumento di aggressioni nei confronti dei dipendenti del trasporto pubblico Atm a Milano. Le associazioni sindacali affermano: “Il trasporto pubblico è diventato il Far West”.
Sciopero dei trasporti pubblici a Milano, due ore di stop per denunciare le violenze nei confronti dei dipendenti Atm
I dipendenti dell’Azienda Trasporti Milanesi (Atm) hanno scioperato per due ore, dalle 11 alle 13, oggi, 27 giugno. Lo sciopero è stato indetto unanimemente dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal, Ugl e Orsa. La protesta vuole porre l’attenzione sul numero sempre più crescente di aggressioni ai dipendenti pubblici sui mezzi di traporto della città di Milano. Negli ultimi tempi infatti sono incrementati gli episodi di violenza da parte di alcuni adolescenti sui mezzi di Atm.
Le aggressioni avvenute nel giro di pochi giorni sono state tre ed hanno fatto subito scattare l’allarme e il conseguente sciopero dei dipendenti dell’azienda. Infatti nelle scorse settimane è capitato che un lavoratore Atm fosse picchiato da cinque ragazzi alla fermata della metropolitana di San Donato. Non è stato un singolo episodio, infatti dopo qualche giorno anche un capotreno è stato vittima di violenza con una catena di ferro alla stazione di Belgioioso. La violenza più recente è l’aggressione di due ferrovieri a Mortara, presi di mira da alcuni giovani. Tre episodi indicativi dell’andamento crescente di violenza e aggressioni nei confronti dei dipendenti Atm. Da gennaio 2022 infatti si sono registrate 2.708 segnalazioni che comprendono violenze, minacce e atti vandalici.
Le parole dei sindacati sulla protesta di oggi
A sostenere lo sciopero per chiedere maggiore sicurezza per i dipendenti pubblici Atm sono stati i sindacati. Nell’indire la protesta, le associazioni sindacali a protezione dei lavoratori del trasporto pubblico hanno affermato:
“Il trasporto pubblico locale è diventato il Far West, dove non ci sono più regole e dove ci si può permettere di tutto. È in atto un pericoloso salto di qualità nei comportamenti di questi gruppi organizzati di adolescenti e non, nel voler dimostrare, anche attraverso l’utilizzo dei social network, che possono fare qualsiasi cosa”
Camilla Tecchio
Seguici su Google News