Chi più ci si oppone meno li conosce

In un articolo del 1999, David Dunning e Justin Kruger descrissero un particolare tipo di bias cognitivo prendendo prendendo a modello un fatto accaduto qualche anno prima.

Nel 1995, un uomo di nome McArthur Wheeler entro` tranquillamente in due banche di Pittsburg per rapinarle. Lo fece cosi`, alla luce del giorno e a volto scoperto.

Quando quella notte stessa fu arrestato, Mr. Wheeler disse sorpreso agli agenti che gli mostravano i video delle telecamenere di sorveglianza: “Non capisco, io avevo usato il succo!”. Quello che gli esperti scoprirono e` che Mr. Wheeler era convinto che bastasse strofinarsi il succo di limone sul volto per rendersi invisibili alle telecamere.

Chi meno sa piu` crede di sapere

L’effetto Dunning-Kruger descrive la circostanza, piuttosto comune, per cui meno si conosce un argomento e più si crede di capirlo (mancando le competenze per identificare le proprie lacune e per la corretta autovalutazione). In effetti i veri esperti di un argomento, spesso pensa addirittura di avere una conoscenza superficiale (proprio perché nota quanti dettagli ancora gli sfuggono).

Il 14 gennaio su Nature Human Behaviour sono usciti i risultati di una ricerca condotta su circa 2500 persone tra Francia, Germania e Stati Uniti.

Foto di un manifestante con la maschera di Guy Fawkes. Foto di Akshay Chauhan.

Dunning-Kruger e opposizione agli OGM

In questo studio i soggetti hanno dichiarato il loro livello di opposizione agli organismi geneticamnte modificati (OGM) e il loro livello di competenza scientifica.  L’obiettivo livello di conoscenza scientifica di ciascuno è stato valutato tramite un test standard.

Primo risultato è che i livelli più alti competenze DICHIARATE sono stati trovati presso entrambi gli estremi (molto contrari e molto favorevoli). Al contempo le competenze OGGETTIVE sono massime tra chi è favorevole agli OGM e decrescono tra i partecipanti di pari passo col favore agli OGM stessi.

Proprio come nella storia di Mr. Wheeler, la convinzione di saperne di piu di quanto in realta’ si sappia porta a prendere decisioni che si basano piu` sui preconcetti che sui dati e che quindi non hanno necessariamente un esito positivo.

Un risultato interessante è ottenuto considerando tre gruppi di individui: i favorevoli, i contrari e gli indecisi.

Un risultato interessante è ottenuto considerando tre gruppi di individui: i favorevoli, i contrari e gli indecisi. L’ultimo gruppo comprende persone con conoscenza dichiarata intermedia ( 3-4 in una scala 0-7) e competenze oggettive variegate (1-7). In questo caso competenza dichiarata e obiettiva appaiono direttamente correlate (chi pensa di saperne di più ne sa di più).

Gli OGM-entusiasti appaiono più umili, dichiarando competenze nell’intervallo 1-4. Anche questo caso, l’autovalutazione è relativamente corretta, anche se tra gli ignoranti c’è molta più consapevolezza.

Ben altra storia tra gli antagonisti. Questi si considerano più esperti degli altri (minimo riscontrato: 4), ma la relazione tra competenze oggettive e dichiarate è invece invertita. In pratica, meno una persona sa di scienza e più è convinta di sapere.

Come per il riscaldamento climatico

Un gruppo di controllo è stato sottoposto allo stesso test. Argomento:  il negazionismo climatico. In questo caso l’opinione degli individui è nota per essere molto legata alla loro posizione politica.
È interessante notare che una volta divisi i soggetti in base all’orientamento politico, tra i progressisti i risultati mostrano lo stesso pattern: una minore conoscenza è associata ad un maggiore antagonismo. Tra i conservatori invece non sembra esserci alcun effetto, solo un lieve segnale che indica il contrario: chi ha competenze maggiori è maggiormente scettico.

Gli autori concludono con un monito: “I risultati mostrano una difficoltà di rado considerata: a forti posizioni contrarie al consenso scientifico è associato chi maggiormente necessita di istruzione, ma anche quelli meno propensi a riceverla; la sovrastima delle proprie conoscenze è associata con minore apertura a nuove informazioni. Ciò suggerisce che un prerequisito per cambiare idea alle persone attraverso l’istruzione potrebbe essere riuscire prima di tutto a renderle consapevoli delle loro lacune”.

Bibliografia

Fernbach, P. M., Light, N., Scott, S. E., Inbar, Y., & Rozin, P. (2019). Extreme opponents of genetically modified foods know the least but think they know the most. Nature Human Behaviour, 1.

Kruger, J., & Dunning, D. (1999). Unskilled and unaware of it: how difficulties in recognizing one’s own incompetence lead to inflated self-assessments. Journal of personality and social psychology, 77(6), 1121.

Wood, S. L., & Lynch Jr, J. G. (2002). Prior knowledge and complacency in new product learning. Journal of Consumer Research, 29(3), 416-426.