Un gruppo di europarlamentari ha chiesto l’abolizione dell’ora legale alla Presidente Ursula Von Der Leyen. Nella lettera si afferma che il sistema del cambio dell’ora è obsoleto.
Ora legale, chiesta l’abolizione alla Presidente Von der Leyen
Un gruppo di oltre 60 membri del Parlamento Europeo – come riporta Adnkronos – ha chiesto alla Presidente Ursula Von Der Leyen l’abolizione dell’ora legale. Gli europarlamentari, provenienti da diversi paesi, hanno firmato la lettera comunicando alla Commissione una certa urgenza nell’affrontare l’argomento. Già nel 2018 la Commissione aveva fatto un sondaggio ai cittadini europei per capire se, quest’ultimi, fossero a favore o meno dell’ora legale.
All’epoca i risultati erano stati chiari: l’84% di coloro i quali avevano risposto al sondaggio si erano dichiarati favorevoli all’abolizione. Jean-Claude Juncker, al tempo era Presidente, aveva infatti annunciato che proprio nello stesso anno la misura sarebbe stata adottata e che quindi ci sarebbe stata la fine del cambio dell’ora. Prima di procedere, però, i Paesi UE avrebbero dovuto trovare un punto di incontro: tenere in modo permanente l’ora legale o, al contrario, quella solare. Pare, tuttavia, che tale accordo non sia mai arrivato al dunque e che quindi la questione sia rimasta sospesa.
La denuncia del Codacons sull’ora solare
Questa notte quindi, non avendo raggiunto un accordo, le lancette dovranno essere spostate un’ora indietro. Una consuetudine che, tuttavia, non piace a molti. Su questo punto è arrivata la ”denuncia” del Codacons: l’ora solare implicherebbe più costi che benefici. Come si legge nel Comunicato Stampa apparso il 25 ottobre 2024 sul sito ufficiale del Codacons:
”Il Codacons promuove a pieni volti la proposta di medici ed esperti e della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) di adottare l’ora legale permanente tutto l’anno”.
Il Presidente Carlo Rienzi spiega a riguardo:
”Da circa 20 anni chiediamo di eliminare il passaggio da ora legale a ora solare, e in base ai nostri sondaggi l’80% dei cittadini italiani si dice contrario al cambio delle lancette dell’orologio da eseguire due volte l’anno. I costi relativi al passaggio all’ora legale a quella solare e viceversa sono decisamente superiori ai benefici: lo sfasamento di un’ora determina conseguenze sia a livello di umore, sia a livello fisico per circa il 15% dei cittadini, e produce disturbi del sonno in un bambino su due.”
In seguito, ha proseguito:
”Risintonizzare i ritmi biologici provoca un disagio per l’organismo, anche negli individui adulti: non è certo un caso se in farmacia, a seguito del cambio ora solare/ora legale, si impennino puntualmente anche le vendite di prodotti contro il jetlag. Senza contare i disagi per l’intera popolazione legati all’aggiustamento dell’orario: aggiornamenti sistemi informatici, orari dei treni, termostati temporizzati, dvd, agende elettroniche, radiosveglie, orologi nelle auto, problemi nelle transazioni finanziarie ecc”.
Infine il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha concluso:
“Il passaggio ora legale/ora solare, dunque, determina costi sociali e perdite produttive decisamente superiori ai benefici determinati dal cambio orario, e anche sul fronte della spesa energetica adottare l’ora legale tutto l’anno consentirebbe notevoli risparmi sui consumi, come attestano i dati di Terna”.
Foto in copertina: Ohga.it
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