Omicidio Desirée, arrestato quarto uomo. Acqua e zucchero, l’unico tentativo di salvarla

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Di Redazione Metropolitan

Arrestato a Foggia il quarto uomo, responsabile dello stupro e dell’omicidio di Desirée Mariottini, la sedicenne di Cisterna di Latina, morta la scorsa settimana, in uno stabile abbandonato di via dei Lucani, nel quartiere San Lorenzo di Roma.
Si chiama Yusif Salia, 32 anni, imputato, come gli altri tre arrestati del medesimo reato: omicidio volontario e violenza sessuale di gruppo. Inoltre al momento dell’arresto, l’uomo aveva con sé 10 Kg di marijiuana.

Salia è stato fermato in un luogo chiamato la “pista”, un vero e proprio insediamento abusivo di extracomunitari, in parte distrutto pochi mesi fa in seguito a un incendio, dove poche settimane fa due poliziotti erano stati aggrediti da un gruppo di stranieri durante un arresto.

Si nascondeva tra le baracche, a ridosso del Cara, il centro di accoglienza per richiedenti asilo di Borgo Mezzanone.

Gli agenti di polizia impegnati nell’operazione e che ieri pomeriggio lo hanno bloccato, erano oltre 100 uomini.

Per depistare le forze dell’ordine e non farsi riconoscere, si era tagliato i capelli

La polizia è ora sulle tracce di probabili altri complici e responsabili del reato.

Il 27 marzo scorso, Yusif Salia, era stato sorpreso con un permesso di soggiorno scaduto nel 2014. 

Atroce la morte di Desirée, drogata, violentata per ore, e lasciata morire, agonizzante. Dal racconto choc fatto da una delle persone presenti all’interno dello stabile abbandonato emerge che, l’unico tentativo che hanno fatto per salvarle la vita, è stato somministrale “acqua e zucchero”, poi quando hanno visto che stava diventando cianotica “l’hanno messa su un divano, dopodiché moriva”

Martina Onorati