Comincia l’11 luglio per Alessandro Impagnatiello la perizia psichiatrica. Nel carcere di San Vittore l’assassino di Giulia Tramontano, incinta al settimo mese del piccolo Thiago, effettuerà l’esame. La corte di Assise di Milano ha incaricato lo psichiatra forense Pietro Ciliberti e il medico legale Gabriele Rocca di effettuare l’esame e compilare il referto. Lo scopo è quello di assicurarsi che l’imputato, all’epoca dei fatti, fosse capace di intendere e di volere.
Alessandro Impagnatiello e la perizia psichiatrica
Nominati anche i consulenti dalla procura: la psichiatra forense Ilaria Rossetti e gli psichiatri Salvatore De Feo e Diana Galletta. Stando al calendario, la sentenza in primo grado potrebbe arrivare già il 4 novembre, dopo il ritorno in aula il prossimo 21 ottobre, e il 28 ottobre con le conclusioni delle parti. La strategia della difesa è quella di puntare a una consulenza, già depositata, in cui si afferma che l’imputato soffra di un disturbo della personalità di tipo paranoide con tratti narcisistici.
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