Pfizer e Moderna stanno facendo una vera e propria corsa contro il tempo per realizzare un vaccino adatto alla variante Omicron. Il nuovo ceppo di Coronavirus potrebbe bucare più facilmente i vaccini esistenti della variante Delta. Non si hanno ancora dati certi sulle infezioni che potrebbe portare.
Omicron, il nuovo vaccino di Pfizer e Moderna
“Non potrei darvi la cifra in questo momento; non sono nemmeno sicuro che ne abbiamo parlato”. È quanto ha detto Mike McDermott, capo della catena di approvvigionamento globale di Pfizer, circa la produzione di un booster specifico per la variante Omicron. L’obiettivo è produrre il nuovo vaccino in meno di 100 giorni. In campo anche Moderna che sta lavorando come Pfizer dal giorno del ringraziamento con riunioni e progettazione. La corsa contro il tempo è scattata perchè la nuova variante appare più capace di eludere i vaccini esistenti.
I dati incerti
Al momento non ci sono dati certi sulle infezioni che il nuovo ceppo di Coronavirus potrebbe portare. Incerta è anche la durata delle protezione con le attuali tre dosi visto che la protezione del vaccino cala nel tempo. L’elemento che ha messo più in allarme i ricercatori sono le circa 30 mutazioni della proteina Spike della nuova variante che potrebbero eludere gli anticorpi e penetrare nelle cellule.
“Era la lista delle mutazioni che non avremmo mai voluto vedere”, spiega il presidente di Moderna Stephen Hoge. Questa è la causa principale della ricerca di un nuovo vaccino capace di intercettare le nuove mutazioni del virus. Una produzione che Moderna vorrebbe ultimare con gli stessi tempi del 2020 quando in 42 giorni produsse il vaccino e in 63 iniziò i test. Anche in Pfizer è tutto pronto mentre si attende che i ricercatori del Missouri consegnino la sequenza genetica da utilizzare per produrre il nuovo vaccino.
Stefano Delle Cave