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Settembre 16, 2024, lunedì

Omotransfobia, Zan “Ripresentiamo il Ddl Zan mercoledì prossimo”

“Il 27 aprile scade l’embargo di sei mesi. Riproponiamo lo stesso testo quello che aveva avuto il via libera alla Camera a larga maggioranza. Il voto di ottobre è vittima di altre partite politiche, ora la situazione è diversa” spiega Alessandro Zan riguardo la legge contro l’omofobia e i crimini d’odio, precedentemente bocciata a Palazzo Madama lo scorso anno.

Il cambiamento e lo stop al Ddl Zan

“Se c’è la volontà politica, nulla è impossibile. Ho visto leggi discusse e approvate in poche settimane” spiega Zan e continua “se c’è la volontà di portare a casa una legge, gli spazi di compromesso ci sono”.

“Oggi la situazione è diversa – spiega il deputato dem -. La Lega è molto in difficoltà, e i trascorsi legami con Putin stanno logorando Salvini e le sue posizioni sovraniste. Siamo nel pieno di una guerra in Europa, dunque la questione dei diritti è urgente e centrale. E mentre il Parlamento è inadempiente sulle leggi di civiltà come questa, che riguarda i crimini d’odio, le persone continuano ad essere oggetto di discriminazione e violenze non per quello che fanno, bensì per quello che sono, semplicemente perché esistono”. Così Alessandro Zan spiega i motivi della scelta di ripresentare lo stesso disegno di legge: “perché è quello che aveva avuto il via libera alla Camera a larga maggioranza, voluto da Pd, M5s, Leu e anche da Italia Viva e da una parte di Forza Italia”.

Lara Luciano

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