Morti 14 peacekeeper in un attacco che ha colpito il Congo che si è verificato ieri sera. Il segretario delle Nazioni Unite, Guterres: ‘Giornata tragica’.
14 sono i morti dei peacekeeper dell’Onu, in un attacco nella Repubblica democratica del Congo. Lo rende noto il comando Onu. Il capo dei Caschi Blu Onu Jea-Pierre Lacroix lo scrive su Twitter dicendo che l’attacco si è verificato ieri sera nella provincia del North Kivu, est del paese.
Le evacuazioni dei restanti Caschi blu, sono in corso e Lacroix spiega che è rimasto “indignato” da questo attacco senza indentificarne gli autori. La missione che è in corso da parte dell’Onu è la più grande del mondo, per tentare di porre un argine ai conflitti tra i maggiori e numerosi gruppi armati che si contendono il territorio nel grande paese del Centro Africa, ricco di risorse minerarie.
Il luogo dell’attacco
La base si trova a Semuliki, nel Nord-Kivu, qui lo scontro a fuoco è durato più o meno quattro ore. Antonio Guterres, segretario generale, lo definisce un crimine di guerra. Un comunicato della Monusco ha sostenuto che ad attaccare sono stati “sospetti elementi Adf“- Questi ultimi sarebbero una milizia musulmana composta da ribelli ugandesi attiva sin dagli anni Novanta ma divenuta in questi anni, il maggior pericolo della regione anche se non avrebbe legami con formazioni jihadiste africane. Chiamati “Alleanza delle forze democratiche” (Adf) puntano ad abbattere il presidente del confinante Uganda, Yoweri Museveni.
PHOTO CREDITS: SECURITYTALKAFRICA“Giornata tragica per la famiglia Onu”
Queste le parole del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. “Condanno questo attacco senza riserve e chiedo alle autorità del Congo di portare i colpevoli alla giustizia”. Per ora, il bilancio è di almeno 14 morti, tra cui 12 peacekeeper della Tanzania, ed oltre 40 i feriti. Il segretario generale finisce dicenco che “E’ il peggior attacco contro i caschi blu nella storia recente dell’Onu”.
Di Francesco Santoleri