Open Arms denuncia per omissione di soccorso e omicidio colposo Libia e Italia, ma il Viminale reagisce accusando di strumentalizzazione.
Open Arms ha terminato la sua odissea. Dopo quattro giorni di navigazione, la nave è entrata nel porto di Palma De Mallorca.
L’ong ha presentato la denuncia dopo aver sbarcato nel porto Josefa, la donna camerunense salvata da Open Arms giovedì scorso, rimasta per due giorni in mare tra i resti di un gommone e unica sopravvissuta al naufragio. La donna ha attribuito la responsabilità alla Guardia Costiera libica e poi, per omissione, all’Italia. Lo scorso martedì sono stati lasciati anche i due cadaveri, tra i quali, quello di un bambino di circa cinque anni, recuperati in mare, su una zattera.
La Guardia costiera italiana specifica di non essere “mai stata coinvolta nel soccorso al gommone, ritrovato successivamente“.
Immediata la replica alla denuncia da parte del Viminale: “Non meritano risposta le Ong che insinuano, scappano, minacciano denunce ma non svelano con trasparenza finanziatori e attività. La denuncia di Josefa? Qualcuno strumentalizza una vittima per fini politici. Noi denunceremo chi, con bugie e falsità, mette in dubbio l’immensa opera di salvataggio e accoglienza svolta dall’Italia“.
Ora Open Arms rettifica. La ong non ha presentato alcuna denuncia per omissione di soccorso contro l’Italia e la sua Guardia costiera, ma soltanto contro la Guardia costiera libica e il mercantile Triades. Oscar Camps, fondatore della Open Arms, li accusa di negligenza assoluta per aver lasciato alla deriva le tre persone. “Saranno le autorità giudiziarie spagnole a valutare, in base agli elementi da noi forniti, in che modo dare seguito alla denuncia presentata” conclude.
“Contrordine compagni! La Ong Open Arms non ci denuncia” commenta sui social il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, dopo la notizia in cui la Open Arms ha smentito la denuncia all’Italia. E passa al contrattacco: “Nel frattempo la Guardia costiera ha salvato e riportato in Libia altri 40 immigrati. Se i governi fanno il loro dovere il business schifoso dell’immigrazione clandestina si può fermare. Volere è potere”.
Intanto, la Guardia costiera libica replica alle accuse di Open Arms bollandole come calunnie e chiedendo una commissione d’inchiesta neutrale su quanto avvenuto.
Patrizia Cicconi