Kamala Harris ottiene, come da attese, la nomination democratica ed entra nella storia come la prima donna afroamericana e di origini indiane a essere candidata alla presidenza degli Stati Uniti. “Sono onorata, abbiamo molto lavoro da fare”, ha detto l’attuale vicepresidente dopo essersi assicurata i voti dei delegati necessari per la designazione. Le procedure di voto virtuale sono iniziate giovedì e già più di 2.350 delegati hanno indicato la Harris, regalandole così la maggioranza necessaria.
Kamala Harris si dice “onorata” di diventare la candidata democratica per la Casa Bianca. La vicepresidente di Joe Biden, ritiratosi dalla corsa alla presidenza, ha conquistato abbastanza voti fra i delegati per assicurarsi la nomination. Le procedure di voto sono in corso e si chiuderanno lunedì. Ad annunciarlo Jaime Harrison, presidente del comitato nazionale del partito democratico
La prossima settimana, entro il 7 agosto per l’esattezza, sarà quindi nominata ufficialmente come sfidante nelle elezioni che il prossimo novembre la vedranno opporsi all’ex presidente repubblicano Donald Trump.
“Sono onorata di essere la probabile candidata democratica”, ha detto Harris in una telefonata con i suoi sostenitori. Harrison ha affermato: “Ci stringeremo attorno alla vicepresidente Kamala Harris e dimostreremo la forza del nostro partito” durante la convention che si terrà a Chicago alla fine del mese
Nonostante la sua campagna elettorale sia già iniziata con particolare entusiasmo da qualche settimana, Harris ha ora meno di 100 giorni per far arrivare il suo messaggio, e per delineare la sua posizione politica su molte questioni importanti su cui finora ha avuto poca visibilità. Poiché da vicepresidente il suo ruolo è stato subordinato a quello di Biden, non abbiamo ancora un’idea precisa di quali siano le posizioni di Harris su questioni come l’economia o la politica estera. Di altri temi, per esempio l’aborto e i diritti riproduttivi, Harris si è occupata più nello specifico, mentre su altri ancora possiamo desumere qualcosa dal suo passato come procuratrice, senatrice e candidata alle primarie Democratiche nel 2019.
In più Harris deve ancora indicare chi sarà il candidato alla vicepresidenza. La scelta, su cui ci sono già molte ipotesi, potrebbe avere un ruolo di rilievo nelle elezioni contro Donald Trump soprattutto ora che il candidato vicepresidente di Trump, J.D. Vance, sta avendo alcuni primi problemi di impopolarità.