Orban e il sogno di estrema destra

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Di Maria Paola Pizzonia

C’è un collegamento tra Orban e l’estrema destra in Francia e in Europa: vediamo di cosa si tratta.

Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha dichiarato questa settimana:

“Se tutto andrà come previsto e il buon dio ci aiuterà, da qui alla fine dell’anno i patrioti saranno la maggioranza in tutto il mondo occidentale”.

Viktor Orbán

Una parola che suona molto evocativa nella dichiarazione è certamente “patrioti”. Ormai sappiamo che questo termine ad oggi è un nome in codice per indicare i rappresentanti dell’estrema destra. Infatti nel suo intervento fa chiari riferimenti al Rassemblement national (Rn) in Francia e Donald Trump negli Stati Uniti. Il primo ministro vuole solo dimostrare il successo dell’Rn al primo turno in Francia e l’evidente debolezza di Joe Biden.

Chi fa parte dell’alleanza di Orban di estrema destra?

Il 30 giugno Orbán ha annunciato la nascita di una nuova alleanza di estrema destra al parlamento europeo. L’alleanza è stata fatt con il Partito della Libertà (Fpö), diventato prima forza politica in Austria. Ma anche con il partito Ano dell’ex primo ministro ceco Andrej Babiš.

Non finisce qui. Il nuovo gruppo cerca latte alleanze politiche. Fidesz, partito di Orbán, viene dal Ppe, ovvero dalla destra tradizionale (con cui ha chiuso). D’altra parte l’Fpö ha lasciato il gruppo Identità e democrazia (di cui è parte l’Rr) e l’Ano faceva parte fino a poco tempo fa del gruppo Rinnova insieme ai sostenitori di Emmanuel Macron. A questa alleanza potrebbe aggiungersi il Pis, partito populista e ultraconservatore polacco.

Che programmi ha Orban?

Orban vuole rimodellare il paesaggio politico europeo: è vicino al Cremlino, si oppone al green deal e alla politica migratoria comune. Le sue intenzioni si legano al momento politico che ritiene florido per il progetto, ovvero ribaltare il tavolo dell’Europa istituzionale. Sappiamo anche che il premier ungherese vuole mettere fine agli aiuti all’Ucraina.

Nel prossimo futuro vedremo un numero crescente di stati governati o influenzati dall’estrema destra: i Paesi Bassi, la Francia e l’Austria. Adesso che l’Ungheria avrà la presidenza dell’Europa, tale funzione simbolica sarà per Orbán un trampolino. Secondo il giornalista Pierre Hasky, i risultati del primo turno in Francia ci spingeranno a prenderlo assolutamente sul serio.

Maria Paola Pizzonia