Ordigno rudimentale esploso, nella notte tra il 15 e il 16 agosto, davanti alla sede storica della Lega, a Treviso.

Ordigno che era stato sistemato vicino alla scala antincendio. Nessuno è rimasto ferito e nessuna persona è rimasta coinvolta nella deflagrazione. Sono stati riscontrati soltanto alcuni danni al portone di ingresso. Nella palazzina non ci sono altre abitazioni. E nemmeno nelle immediate vicinanze.

Il portone d’ingresso della sede della Lega a Treviso (Photo Credits: www.quotidiano.net)

Secondo gli investigatori, le bombe trovate erano due. La prima, una bomba carta, che avrebbe dovuto fungere da esca per attirare le vittime verso la seconda bomba, una pentola a pressione riempita con chiodi e un innesco a tensione. Avrebbe potuto esplodere nel momento in cui qualcuno avesse fatto scattare il filo di nylon rasoterra a cui era collegato. Ieri gli artificieri l’hanno fatta brillare.

Artificieri sul posto (Photo Credits: www.si24.it)

C’è l’ipotesi che i due ordigni nascondessero un vero e proprio agguato. La polizia ha rintracciato su Internet una rivendicazione di un gruppo antileghista firmata da una cellula anarchica Haris Hatzimihelakis /Internazionale nera. Sull’autenticità stanno indagando gli inquirenti. La rivendicazione sostiene di aver attaccato la sede rispondendo all’invito “lanciato dai compagni della cellula Santiago Maldonado, i quali “hanno proposto di rafforzare gli attacchi alla pace dei rappresentanti e complici del dominio“. 

Logo della cellula anarchici (Photo Credits: www.lettera43.it)

Il leader della Lega, Matteo Salvini, è intervenuto sulla questione con un tweet: “Cercano di fermarci, ma violenti e delinquenti non ci fanno paura. Andiamo avanti, più forti di prima“. Queste le parole del ministro dell’Interno, seguite dall’hashtag #iononmollo

Il leader della Lega, Matteo Salvini (Photo Credits: www.fanpage.it)

Interviene anche il governatore del Veneto, Luca Zaia: “Esprimo la mia più ferma condanna per l’attentato alla sede della Lega di Treviso. Si sia trattato di un atto dimostrativo o della volontà di far del male, di ordigni ad alto potenziale oppure no, poco importa: si tratta comunque di un atto gravissimo, esecrabile, speriamo non il primo di una possibile inquietante spirale“.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia (Photo Credits: www.quotidiano.net)

Dal Partito Democratico e da Forza Italia sono arrivati messaggi di solidarietà. “Inaccettabile che nella lotta politica tornino a comparire le bombe, si chiariscano al più presto le circostanze di questo fatto e siano assicurati alla giustizia i responsabili” ha detto la deputata del Pd, Debora Serracchiani.

La deputata del Partito Democratico, Debora Serracchiani (Photo Credits: www.huffingtonpost.it)

Su Twitter la capogruppo di Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini, ha scritto: “Solidarietà alla Lega dopo l’attacco di Treviso. Punire i colpevoli con durezza. No alla cultura della violenza”.

La capogruppo alla Camera di Forza Italia, Mariastella Gelmini (Photo Credits: www.bsnews.it)

Anche il Movimento 5 Stelle del Veneto ha espresso “una ferma condanna” dell’attentato.

Patrizia Cicconi