Nelle ultime ore si è parlato ovunque della questione Oreo, il famoso biscotto della Mondelez International al cacao. Ma cos’è successo? Per chi se la fosse persa, l’azienda è stata accusata di aver prodotto biscotti “nocivi” alla salute, poiché utilizzava da anni ammoniaca assieme alla polvere di cacao per rendere neri i biscotti. Ma chi ha tirato fuori questa storia? La testata giornalistica olandese Noordhollands Dagblad, che ha riportato un’inchiesta secondo la quale la fabbrica Olam, situata a Koog-sur-le-Zaan, utilizzerebbe da anni ammoniaca mischiata alla polvere di cacao per annerire i biscotti.
La questione Oreo e l’ammoniaca: Mondelez risponde alle accuse “I nostri biscotti sono sicuri”
La replica riguardo la questione Oreo arriva subito proprio dall’azienda Mondelez International, la multinazionale statunitense: “La sicurezza dei nostri consumatori e la qualità dei nostri prodotti sono da sempre la nostra massima priorità. Confermiamo che il consumo dei nostri biscotti Oreo è sicuro e che il prodotto non presenta alcun rischio per la sicurezza alimentare.“
Ma perché questi biscotti, consumati da milioni di persone, dovrebbero essere nocivi? Secondo la testata olandese, per l’uso dell’ammoniaca. Ma l’ammoniaca non è un additivo alimentare naturale usato dalle nostre nonne sin dalla notte dei tempi? L’ammoniaca, o meglio carbonato d’ammonio, serve a dare maggiore fragranza nei biscotti, maggiore conservazione e colore scuro. Infatti l’azienda ancora replica: “Il carbonato di ammonio è un additivo alimentare composto da minerali naturali (solfato di ammonio e carbonato di calcio) che viene comunemente utilizzato sia per l’alcalinizzazione che come agente lievitante nei prodotti alimentari. È presente in numerosi biscotti industriali cosi come nelle ricette tradizionali di biscotti fatti in casa.“
Quindi questa grande polemica, perché è scoppiata? E perché i politici stanno alimentando queste voci? Un esempio è la campagna contro gli Oreo di Matteo Salvini, in cui in un tweet, sembra molto preoccupato rispetto alle generazioni di ragazzi e ragazze che hanno consumato i biscotti. Ma se tutto questo non è assolutamente vero, anzi, ha tutto il sapore di una fake news, com’è possibile che i nostri politici (e non solo, chi ci rappresenta visto che parliamo di ministri del nostro attuale governo) alimentino queste voci, semplicemente per cavalcare l’onda di un certo “odio” fatto di bufale e titoloni sensazionalistici?
“Nella produzione del cacao in polvere, il carbonato di ammonio viene aggiunto alle fave di cacao per migliorarne il sapore. Questo processo di alcalinizzazione rende le fave meno amare e inoltre scurisce il colore della polvere di cacao. In fase di riscaldamento, il carbonato di ammonio si decompone in anidride carbonica, acqua e ammoniaca, senza lasciare residui nella polvere di cacao. L’uso del carbonato di ammonio alimentare non influisce sulla qualità o sulla sicurezza del prodotto e il suo utilizzo nei prodotti alimentari è regolamentato dall’UE.“
La Mondelez spiega la sua posizione, le nostre nonne hanno sempre utilizzato l’ammoniaca nei biscotti: possiamo continuare a consumare i nostri biscotti tranquillamente?
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