Il primo amore non si scorda mai, quello di Ornella Vanoni non si può dimenticare: Giorgio Strehler. “Da scuola mi volevano cacciare, mamma piangeva, papà non parlava più, lui era sposato”, raccontò la cantante riguardo quella relazione che destò molto scalpore a causa della grande differenza d’età che, ai tempi, non era ben vista. Poi ci fu Gino Paolo con cui condivise numerose canzoni e, infine, Lucio Ardenzi. Da questo matrimonio nacque l’unico figlio della Vanoni, Cristiano. Ornella Vanoni è stata simpaticamente presa in giro da Virginia Raffaele per la sua continua attrazione verso gli uomini e dopo aver presentato Patty Pravo, la Vanoni si avvicina subito dal giovane Briga per salutarlo.
Ornella Vanoni ha vissuto un grande amore con Giorgio Strehler, che era sposato con Rosita Lupi all’epoca della loro relazione. La cantante, agli inizi della sua carriera, aveva solo vent’anni e frequentava i corsi al Piccolo Teatro: “Veniva sempre a fare lezione nella mia classe, per lo stupore delle altre: di solito non si vedeva mai. L’insegnante di danza era sua moglie, da cui era già separato. Mi detestava: aveva capito al volo che sarei piaciuta al marito”, ha racconto la cantante al Corriere della Sera. E ha aggiunto: “Nessun uomo mi ha mai amata tanto”. Intervista da Vanity Fair (data 11 settembre 2019) in merito alla fine della sua storia d’amore con Strehler, la Vanoni disse: “Giorgio aveva molti vizi. Per un po’ li assecondai. Poi, d’un tratto, dissi basta. Se stai con un uomo ci stai fino in fondo, poi arriva un momento in cui questa sensazione di invincibilità lascia spazio alla stanchezza, alla voglia di riprendere in mano la tua vita”
«Nessun uomo mi ha mai amata tanto. Era sposato, ma non importava: sposarmi non è mai stata la mia ambizione. Frequentavo i corsi al Piccolo Teatro. All’esame, con la V di Vanoni, passai per ultima. Ero nervosissima. Buio assoluto. Portavo “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” e un passo delle lettere di Alfieri. Mi incespicavo di continuo, ripetevo: pardon, pardon… Sentii una voce di donna dire: “Attenzione, qui c’è qualcosa di interessante”. Era Sarah Ferrati, la grande attrice. Io devo alle donne il massimo del bene e il massimo del male. Veniva sempre a fare lezione nella mia classe, per lo stupore delle altre: di solito non si vedeva mai. L’insegnante di danza era sua moglie, da cui era già separato. Mi detestava: aveva capito al volo che sarei piaciuta al marito.
Una figura che ha pesantemente influito sulla formazione della cantante quella di Strehler, che la incoraggiava, riconoscendone il talento. “Non hai i nervi per reggere” diceva della Vanoni, e “aveva ragione. Però alla fine ce l’ho fatta senza di lui”.
Come raccontato dall’artista, la rottura avvenne per un flirt avuto dalla donna con Renato Salvatori, quando vennero diffuse delle foto che ritraevano i due sul lago di Bracciano. “Strehler ne soffrì come un cane – ha spiegato la cantautrice – veniva a casa mia e cominciava a ripetere: ‘Con te non posso vivere, senza di te non posso vivere‘. Una volta, anni dopo, mi telefonò: ‘Tu devi tornare con me, ti voglio al mio fianco’. Lo informai che stavo per sposarmi”.
In quegli anni Vanoni e Strehler frequentavano le bettole della Milano del dopoguerra, tra gelosie, vizi e arte, poi si persero. “Non potevo seguirlo nella droga e negli altri suoi vizi – ha detto infine Vanoni – Giorgio era circondato da donne in adorazione; non si capacitava che una potesse dirle di no. Nella vita lo amavo come si ama un uomo. E delle altre non me ne fregava niente”.
A breve verrà presentato a Venezia il docufilm “Senza fine”, di Elisa Fuksas, che racconta della vita di Ornella Vanoni, delle sue sconfitte e dei suoi amori, anche con il grande regista triestino.