Circa dieci giorni fa, ad Ostia, il giornalista Rai Daniele Piervincenzi è stato violentemente aggredito da Roberto Spada, fratello del boss Carmine. A seguito dell’accaduto, il colpevole è stato prima arrestato e mandato a Rebibbia, poi trasferito nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo, in Friuli. La decisione è stata presa dai giudici che gli hanno contestato la modalità mafiosa dell’aggressione. Il carcere in questione è lo stesso in cui risiedeva il boss delle cooperative sociali Salvatore Buzzi, ora riportato a Roma.

La reazione dei cittadini, indignati per una tale brutalità, è stata quella di organizzare due manifestazioni in quattro giorni. Ieri, in piazza Anco Marzio, erano presenti circa un migliaio di persone, e tutti si battevano contro la mafia per la libertà di stampa. “Dobbiamo tornare a fare le domande, su tutto, senza essere aggrediti” afferma con convinzione Piervincenzi, la vittima della testata. Tra le numerose associazioni che hanno aderito risultano Cgil e Cisl, insieme ad un gruppo dei Collettivi studenteschi.

La folla manifestante contro la mafia, per sostenere la libertà di stampa. (Immagine dal web)

A presenziare c’erano anche il fondatore dell’associazione contro le mafie Libera, il presidente della Federazione nazionale stampa italiana (Fnsi) Giuseppe Giulietti, la sindaca di Roma Virginia Raggi, il presidente della Regione Nicola Zingaretti, e il presidente della Camera Laura Boldrini. La manifestazione ha ospitato vari giornalisti che hanno raccontato le aggressioni subite a causa del loro lavoro, o che sono costretti a girare con la scorta per la loro sicurezza personale.

Nonostante tutto, però, ad Ostia il clima continua ad essere teso, come ha testimoniato Myrta Merlino che, insieme alla troupe di La7, stava girando un servizio nel quartiere degli Spada. «Abbiamo lasciato il furgoncino della produzione per fare un giro ma quando siamo ritornati abbiamo trovato due gomme bucate». Per non parlare del fatto che, mentre i giornalisti facevano un giro tra le vie adiacenti alla palestra di Roberto Spada, sono stati minacciati ed insultati dai residenti.

Non solo: durante la notte, è andato a fuoco il portone del circolo Pd a Ostia. La notizia è stata confermata stamattina dal senatore democratico Stefano Esposito, che su Twitter ne ha pubblicato una foto scrivendo: “Ieri la bella manifestazione antimafia. Stanotte hanno dato fuoco al portone del circolo Pd di Ostia”.