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Padel sport inclusivo in Spagna, Rodriguez: “Autonomia e salute”

Oltre ogni possibile barriera il padel, lo sport per tutti. Forte di un’alta trasversalità, ha attirato appassionati da ogni parte del mondo. Certo non di poca importanza il considerevole aumento in Italia di praticanti e strutture attrezzate, così come di tornei pronti ad accogliere sempre più giocatori. Tra i giochi più praticati, il padel si è così configurato come sport dal carattere tipicamente inclusivo, tanto da far crescere l’interesse verso questo gioco anche tra le persone con disabilità. Diverse le associazioni impegnate in questo sviluppo del padel, tanto in Italia, come nella recente iniziativa della Genesis Cup, quanto all’estero, come in Spagna al Club Esportiu de Pàdel Adaptat Catalunya.

Spagna all’avanguardia con il padel in carrozzina. Rodriguez: “Per autonomia e salute delle persone con disabilità”

Uno sport che consolida sempre più la sua versatilità il padel, aperto a tutti. Diversi negli ultimi anni, infatti, i club italiani che si sono impegnati nel rafforzarne il carattere inclusivo, con tornei aperti ad atleti con e senza disabilità. Recente la Genesis Cup, organizzata dall’ Unione Sportiva Acli e ASD Sportinsieme, a Roma dal 26 al 27 marzo 2022.

Al di là di ogni barriera così il padel, non solo in Italia, ma anche all’estero, come al Club Esportiu de Pàdel Adaptat Catalunya in Spagna:

“Il nostro club è nato con l’intento di promuovere il padel in carrozzina tra le persone con disabilità fisiche, in modo che fosse un aiuto per lo sviluppo della loro autonomia e salute – ha dichiarato Susana Rodriguez, come riportato su Tuttosport.com A oggi, oltre ad avere il numero 1 della Catalogna, sia femminile che maschile, stiamo organizzando la terza stagione della ‘Scuola di iniziazione e perfezionamento del padel in carrozzina’, la prima in Catalogna, aperta a chiunque voglia venire per imparare. Nel resto della Spagna stanno emergendo sempre più club di padel in carrozzina”.

Un’attività fondamentale da promuovere, come spiegato da Susana:

I social network sono vitali per pubblicizzare tutte le cause e i progetti tra cui il padel in carrozzina – ha infatti aggiunto la quattro volte campionessa del mondo di paratriathlon – I giocatori spagnoli ricevono molti messaggi sui social network da persone con disabilità che vogliono venire a giocare con noi o che ci chiedono dove possono praticarlo nelle loro città. È importante usare i social così come è fondamentale l’accessibilità delle strutture. Solo così garantiamo l’inclusione di tutte le persone, qualunque sia la loro situazione, in questo sport che amiamo tanto”.

Verso l’inclusività il paese spagnolo, Rodriguez: “Il padel in carrozzina è uno sport agonistico federale da 7 anni e attualmente ci sono 86 giocatori”

La Spagna a sostegno dello sport inclusivo, incentivando lo sviluppo del padel in carrozzina, da ben 7 anni sport agonistico federale:

In Spagna, il padel in carrozzina è uno sport agonistico federale da 7 anni e attualmente ci sono 86 giocatori – spiega Susana Abbiamo un “Circuito Nazionale di Pádel in Carrozzina” che è gestito dalla FEDDF (Federazione Spagnola di Sport per Persone con Disabilità Fisiche) e consiste in circa 15 prove annuali, un campionato di selezioni autonome e un campionato di Spagna. In Catalogna abbiamo la “Liga Catalana de Pàdel en Cadira”, gestita dalla FCEDF (Federazione Catalana di Sport per Persone con Disabilità Fisiche), e il “Circuit de Pàdel en Cadira” gestito dalla FCP (Federazione Catalana di Pàdel)”.

Un Club all’avanguardia, che ben si inserisce nelle dinamiche internazionali di questo sport. Forte il legame anche con l’Italia, con Marcela Ferrari membro onorario del Club:

È un punto di riferimento per noi – ha appunto concluso Susana, parlando della ct della Nazionale – partecipa ai tornei inclusivi (ossia una coppia formata da un normodotato e un diversamente abile) e alle nostre attività, mette tantissimo entusiasmo in tutto ciò che fa”.

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Liliana Longoni

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