È una delle criticità più temuta da chi abbia una azienda propria e si ritrovi nella situazione di dover riscuotere un credito a seguito di una fattura emessa, magari, da tempo. In termini giuridici, quando ci si rivolge alla figura magari di un legale, si tende solitamente a muoversi con procedure di recupero crediti, atti di precetto, solleciti di pagamento.
Chiunque abbia una attività imprenditoriale conosce bene il meccanismo che porta a procrastinare, in modo inevitabile, i tempi di pagamento. ciò può essere dovuto a problemi di liquidità da parte delle altre aziende che, a loro volta, hanno crediti da incassare. Ecco allora che si genera un meccanismo a catena che porta a tempi biblici per riscuotere una fattura emessa.
La lettera di sollecito di pagamento
La fattura viene emessa da tutti i soggetti titolari di partita iva per vendita di prodotti o servizi relativi al proprio lavoro: un documento fiscale ufficiale che comprende anche una serie di incombenze a livello di tassazione. Ecco allora che chi emette una fattura inizia ad ‘esporsi’, motivo per il quale se non incassa in tempi stretti rischia di trovarsi in situazioni complesse.
Quali sono gli strumenti che si possono utilizzare in questi casi, quando ci si trova a dover riscuotere una fattura? il più noto, quello più usato e probabilmente anche il più blando, è la lettera di sollecito di pagamento.
Si parla di una comunicazione che il creditore manda al debitore invitandolo a pagare in tempi brevi, la cifra dovuta. Spesso consigliata dagli avvocati in quanto una lettera di sollecito di questo genere ha come diretta conseguenza quella di interrompere i tempi della prescrizione. In sostanza si va a sollecitare il debitore ricorrendo da un mezzo che non sia ancora forte, senza quindi procedere in tribunale.
Come spedire una lettera di questo genere
Come fare concretamente per spedire una comunicazione di sollecito di pagamento? la lettera in questione deve essere inviata necessariamente con raccomandata A/R da consegnarsi direttamente a mano presso il soggetto in questione o altro soggetto autorizzato al ritiro della posta.
Un primo avviso bonario, nel caso in cui il debitore non avesse provveduto al pagamento per una semplice dimenticanza. In caso contrario l’obiettivo di questa lettera sarà comunque quello di far capire al debitore che chi deve riscuotere il credito è intenzionato a seguire tutte le strade praticabili, anche quelle più invasive dal punto di vista legale.
Da ricordare infine che le lettere di sollecito di pagamento da inviare possono essere molteplici, non necessariamente una sola: ovviamente ,più si va avanti nella ‘catena’ e più queste lettere possono diventare pressanti nei confronti dell’inadempiente.