A proposito di festa della donna, c’è un Paese, il Pakistan, dove la parità di genere è ancora un miraggio e dove la condizione delle donne è ancora fortemente assoggetata a quella degli uomini.

Ieri, 8 Marzo, la festa della donna è stata occasione per uno sciopero generale femminista indetto dall’associazione “Non una di meno”, contro violenza, bullismo, disparità di salari, discriminazioni sessiste e chi più ne ha più ne metta.

Oggi, un giorno dopo, inevitabile è una riflessione sulle condizioni della donna, non in Italia, e neanche in Europa, ma un po’ più lontano, in Pakistan, laddove ad essere violati sono i più elementari diritti delle donne, diritti quasi invisibili, dove il raggiungimento della parità di genere è ancora troppo lontano.

La parità di genere è preziosa, infatti, per stabilire se e come prosperano le economie, le società, i vari Paesi del mondo, ma essa non è uniforme e spesso il gap è davvero significativo.

A rilevarlo è stato il Global Gender Gap Report 2018, pubblicato nel dicembre scorso, che confronta 149 Paesi nei loro progressi volti al raggiungimento della parità di genere tenendo conto di diversi indicatori: partecipazione economica e opportunità, risultati scolastici, salute e sopravvivenza e responsabilizzazione politica.

Ebbene, i risultati emersi forniscono un quadro abbastanza chiaro sulla parità di genere nel mondo; si tratta di numeri inquietanti di fronte ai quali ci si aspetterebbe una reazione di sdegno o preoccupazione, anche solo una reazione. Invece tutto passa, tutto tace, tutto resta uguale.

Il Pakistan, in particolare, si colloca al penultimo posto, quindi al 148° posto su 149 paesi presi in considerazione, con un punteggio di 0.550 su una scala da 0 a 1, seguito solo dallo Yemen.

Il Pakistan si trova al 148° posto nella classifica per la parità di genere
Il Pakistan si trova al 148° posto nella classifica per la parità di genere – Photo Credit: Global Gender Report 2018

Mentre donne e uomini hanno già le stesse probabilità di raggiungere posizioni manageriali in cinque paesi (Bahamas, Colombia, Giamaica, Laos e Filippine), ci sono sei paesi (Siria, Libano, Algeria, Egitto, Arabia Saudita, Yemen e Pakistan) dove il divario è pari o superiore al 90%. Oltre alle disparità di livello professionale, l’indice mostra come anche i divari di reddito siano particolarmente persistenti.

Infatti, Il potere economico è ancora tipicamente nelle mani degli uomini, che rimangono il principale punto di riferimento economico di una famiglia, spesso mantenendo il controllo delle attività finanziarie.

Le pagine dedicate al Pakistan relative alla parità di genere
Le pagine dedicate al Pakistan – Photo Credit: Global Gender Gap Report 2018

Questi fatti, seppur parziali, suggeriscono che nella maggior parte dei paesi ancora metà della popolazione femminile non ha il controllo diretto sulle risorse, in particolare, quelle economiche. Inoltre, le donne tendono a svolgere la maggior parte dei compiti non retribuiti (ad esempio si occupano di faccende e cure domestiche).

Alla base di questo sistema che vuole che nulla cambi e che tutto rimanga com’è si pone la fondamentale educazione delle bambine, istruite sin da piccole ad accettare e ritenere normale questo status di sottomissione all’uomo, padre, fratello, marito che sia; tant’è che le stesse donne pachistane raramente esprimono il loro dissenso.

È naturale che non tutte le donne pakistane sono represse, infelici e hanno un ruolo passivo; ci sono delle donne appartenenti ad una classe media più attiva che sono desiderose di riappropriarsi della propria vita, di sfidare gli uomini nella vita di tutti i giorni, di sfatare miti e abbattere tabù. Si pensi a Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace, a Sharmeen Obaid-Chinoy, giornalista, attivista e regista, a Benazir Bhutto, prima donna a ricoprire l’incarico di primo ministro in un Paese musulmano, e non sono le uniche.

Ma a parte questi casi eccezionali, la maggior parte delle donne vive in una perenne condizione di schiavitù accettata, specie tra le classi sociali più basse e nelle zone rurali del Paese dove circa il 50% degli abitanti non è mai andato a scuola. Non solo il Global Gender Gap Report ha dimostrato quanto la situazione sia disperata, di articoli sulla parità di genere in Pakistan ce ne sono molti altri e i numeri rispetto agli anni passati non sembrano affatto cambiare. Pochi infatti riescono a comprendere la gravità della situazione; tutti gli altri, in silenzio, la accettano.