Roma, manifestazione in piazza del Campidoglio per la Palestina

Sono 16 le città italiane in cui oggi si manifesta contro la prossima annessione israeliana della Palestina. L’iniziativa vede centinaia di associazioni e diversi movimenti uniti per la libertà.

Annunciata da Netanyahu per il primo di luglio l’annessione prevede l’occupazione del 30 per cento del territorio palestinese, compresa la Valle del Giordano, settore cruciale per l’economia palestinese

Sono ormai anni che la comunità Internazionale si oppone a parole ma non a fatti all’ingerenza israeliana nella questione palestinese. Il dibattito del secolo, su cui intellettuali, politici ed eserciti si sono scontrati per anni dal prossimo primo di luglio sarà ancora più lontano da trovare una soluzione pacifica.

Una storia lunga 70 anni

Dal 1948 la questione israelo-palestinese e con essa tutti i conflitti mediorientali, la Primavera Araba e i numerosi profughi che si riversano in Turchia e poi nel Mediterraneo sono la spina del fianco dell’Occidente. Israele nel corso degli anni ha attuato una strategia di colonizzazione delle terre di confine contraria ai trattati internazionali. La risposta palestinese è passata alla storia come Intifada ossia “rivolta, sollevazione”. Difficile stabilire di chi siano le colpe. Da una parte un popolo che aspira da millenni ad avere una casa, dall’altra un altro che la casa se la vede strappare sotto gli occhi.
Certo è che la dissoluzione della Palestina sembra essere sempre più vicina e coloro che sperano in una conclusione, forzata, del problema. Non possono certo sperare in una pace altrettanto forzata.

La manifestazione

Promossa in 16 comuni italiani dall’associazione Asso Pace Palestina la manifestazione in Campidoglio vede l’attiva partecipazione di Cgil, Fiom nazionali, Arci, Rete della Pace e del Disarmo, Fondazione Basso e parlamentari M5s, PD, Leu oltre che Moni Ovadia, attivista e intellettuale da sempre impegnato in prima linea per la soluzione pacifica.

Non siamo stanchi né disperati – dice Yousef Salman, presidente della Comunità palestinese di Roma e del Lazio, alla conferenza stampa indetta il 25 giugno a Roma alla Lega delle Autonomie Locali – La nostra forza viene da una causa giusta. Quando abbiamo lanciato l’iniziativa del 27 giugno erano quattro le città aderenti, ora sono 16. Scendiamo in piazza per una pace giusta e durevole, per il riconoscimento dello Stato di Palestina“.

All’appello si unisce anche l’ex presidente del consiglio Massimo D’Alema che così spiega la sua adesione “Israele oggi è il punto di riferimento della destra internazionale, non a caso l’Ungheria è capofila a Tel Aviv. È il punto di riferimento dell’asse di destra che va da Trump a Bolsonaro a Orbán. All’Europa si chiede dunque di essere coerente con i suoi principi e valori. È in gioco la credibilità dell’Europa, quella che sanziona la Russia perché annette la Crimea ma che ha poi un rapporto preferenziale con Israele.
È l’applicazione di un doppio standard che mette in discussione la credibilità dell’Europa e la convivenza nel Mediterraneo
“.

Oggi alla manifestazione in Campidoglio sarà presente anche Kento, rapper e blogger su Il fatto Quotidiano, da sempre in prima fila contro le ingiustizie della mafia e per i diritti della Palestina.
Suo il video diffuso su Twitter con #FreePalestine.

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