Evelyn Regner, la presidente della FEMM, la Commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere, definisce così la crisi globale che stiamo vivendo. Una crisi sanitaria, economica e psicologica, di cui stanno pagando il prezzo soprattutto le donne. Oggi con BRAVE vogliamo fare il punto su pandemia e disoccupazione femminile.
Pandemia e disoccupazione femminile
Nel 2020, dei 101mila nuovi disoccupati in Italia dall’inizio del 2021 a oggi, 99mila sono donne. Se consideriamo l’inizio della Pandemia, stiamo parlando in totale di 444mila persone che hanno perso il lavoro, di cui il 70% sono donne. Questi dati preoccupanti s’innestano in una situazione già svantaggiate per le lavoratrici: pagate meno, assunte meno, ma più qualificate. La difficoltà nel raggiungere posizioni di leadership all’interno di un’azienda, e il peso del lavoro di cura domestico, rendono le donne le più “sacrificabili” in un momento di crisi generale. Inoltre, anche la povertà delle donne è in aumento: non potendo accedere a incarichi prestigiosi e il gender pay gap porta a pensioni più basse, quindi a un livello preoccupante di povertà, anche in età molto avanzata.
L’ostacolo del lavoro di cura
In una società ormai ripiegata completamente nell’ambiente domestico, il lavoro di cura (degli anziani, dei bambini e della casa), è diventato un macigno. Il peso lo portano principalmente le donne. Lo smartworking non ha lo stesso effetto su chiunque. In assenza di scuola e asili nidi, quando il genitore di riferimento continua a essere la madre, potersi ritagliare un luogo lavorativo sereno tra le mura domestiche, è sempre più difficle. Tutto ciò fa parte di quello che ormai viene chiamato “Il carico mentale”, ovvero l’idea di dover portare sulle proprie spalle l’accudimento della casa, della prole e dei parenti anziani, è anche un ostacolo alla carriera, che favorisce gli uomini in ambito lavorativo. Il lavoro di cura, affidato unicamente alla donna, è uno dei tanti ostacoli alla parità, che sembra sempre più lontana in questo momento di crisi.