A Io e Te oggi pomeriggio Paola Perego si svela durante la presentazione del suo nuovo libro: Dietro le quinte delle mie paure. Per la prima volta dopo anni, racconta le sue sofferenze più profonde, più intime. L’ attacco di panico non è una patologia di serie B, la vera difficoltà sta nella cura che risiede in noi stessi . E’ una continua lotta dettata in ogni caso da difficoltà diverse della comprensione di sé. Paola ne ha sofferto dall’ età di sedici anni, ma ce l’ ha fatta e oggi si libera di un peso con il suo libro.
Il bisogno di avere qualcuno vicino e le insicurezze partono da subito, anche se non mi mancava nulla
Paola nell’ intervista di Diaco descrive la sua famiglia d’ origine , severa ma semplice, dedita alla vita contadina. Nella loro povertà non le hanno mai fatto mancare nulla, inclusi i giocattoli costruiti dal padre falegname. Perché allora stare male , non riuscire a respirare, sentirsi paralizzati? La lotta con gli attacchi di panico non è solo un percorso di cura, una piccola depressione. La verità è che alcuni di noi non riescono a comprendersi fino in fondo, a capire cosa realmente vogliono e cosa no. Paola è una di queste persone, persone che fanno un po’ più fatica delle altre a conoscersi. E’ proprio questo che le porta, che ci porta, a star male, a sentirci rinchiusi in una gabbia costruita in realtà da noi stessi.
Lucio è uno dei pochi che pur non avendo sofferto di questa patologia mi capisce
Lucio Presta, marito di Paola è sempre stato al corrente delle sue difficoltà e secondo la Perego è anche stato l’ unico a comprenderla sempre fino in fondo. Gli invidiosi la accusano di opportunismo, considerando che Presta è un grande agente dello spettacolo, ma Paola ormai non fa più caso a questi pettegolezzi e i due sembrano davvero una coppia innamorata. Molto particolare anche il rapporto con la sorella, più grande di lei di soli 18 mesi. La premura nei suoi confronti la portava a proteggerla maniacalmente, al punto da picchiare tutti i ragazzi che ci provavano con lei.
Quello che mi ha fatto stare con te è che non sono mai riuscito a piegarti
Il rapporto tra Paola e i suoi cari
Durante la stesura del libro ha pensato molte volte a come lo avrebbero interpretato i suoi cari. I genitori non lo hanno ancora ricevuto perchè sarà proprio lei a consegnarlo la settimana prossima, quando finalmente potrà rivederli. La sorella invece, subito dopo averlo letto, le ha confessato in intimità di non aver mai capito nulla in tutti gli anni di convivenza familiare.
Tutto molto comprensibile vista la delicatezza della patologia trattata. Ognuno di noi ha infatti cause scatenanti diverse e vive gli attacchi di panico in maniera diversa. Dopo anni di cure e prescrizioni farmacologiche oggi la Perego ha finalmente capito Paola e non si sente più inferiore a quel mostro che incombeva su di lei. Mostro che a suo tempo poteva essere l’insicurezza, la paura, la poca stima di sé. Oggi quel mostro non esiste più, si è trasformato in un amico, un amico con cui Paola convive serena, avendo ormai capito che dobbiamo essere noi i primi a difenderci ed amarci, e quando questo non accade, diventiamo il nostro stesso incubo.
Dagli attacchi di panico si può guarire, è difficile ma non impossibile! A tutte le lettrici e i lettori che hanno questo problema o che vedono star male i propri cari per questo motivo, io dico: non mollate mai!