Andrea Carnevale è l’ex marito di Paola Perego ma, oltre alla chiacchierata relazione sentimentale con la conduttrice televisiva, ha anche vissuto (e tutt’ora vive) una bellissima carriera nel calcio. Nato a Monte San Biagio il 12 gennaio 1961, si afferma sui campi italiani come attaccante, militando in squadre quali Latina, Avellino, Reggiana, Cagliari e Catania. Dopo l’avventura all’Udinese, di cui è adesso responsabile osservatori nonché talent scout, ruolo che ricopre subito dopo il ritiro dal calcio giocato, passa al Napoli nel 1986. Paola Perego e l’ex marito Andrea si conobbero negli anni ’80, come raccontò lo stesso ex calciatore in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera: “L’ho conosciuta a Venezia. Era il 1987, o forse il 1988: dovevamo entrambi ritirare un premio. Prima della cerimonia salgo su un battello e lei era lì, seduta di fronte a me. Incredibile, si vede che era destino. Le ho rotto le scatole per tre, quattro mesi. Poi ci siamo fidanzati. Una bella storia“.
Paola Perego sull’ex marito Andrea Carnevale: “Me ne ha fatte di corna”
Il divorzio è stata una grandissima sconfitta. Credevo al matrimonio per tutta la vita. Me ne ha fatte di corna. Ero sola, con un bambino che non dormiva né di giorno né di notte. L’assenza di sonno ti fa fare pensieri brutti. Non lo prendevo in braccio per non avere la tentazione di buttarmi con lui dalla finestra. Mi chiamavano algida perché prendevo dei farmaci per gli attacchi di panico. Ho sofferto di panico per 30 anni, dai 16 anni.
I suoi disturbi peggiorarono nel corso della crisi dovuta ai tradimenti del primo marito:
La volta più brutta è quando ho sbattuto un braccio contro un muro per romperlo e sentire un dolore diverso. Non ne potevo più di sentire questa ansia, questa voglia di morire. Volevo un dolore fisico che fosse riconosciuto dai medici, che all’epoca non capivano e mi dicevano che non avevo niente.
In onda non mi è mai capitato perché andavo sempre piena di farmaci e seguita da un medico. Delle volte ho pensato sarebbe stato meglio morire. Ma avevo anche paura della morte. Oggi non ho più attacchi, ne sono uscita.