Nel volo di ritorno dalla Slovacchia, Papa Francesco ha parlato di abortomatrimoni tra omosessuali e Covid. Anche alcuni cardinali sono negazionisti e uno di questi è ora ricoverato.

Il volo di ritorno di Papa Francesco

Ieri, durante il volo di ritorno, Papa Francesco ha salutato e risposto alle domande dei giornalisti che lo hanno seguito tra Budapest e la Slovacchia.

Le vaccinazioni

“Santità, la vaccinazione ha diviso i cristiani in Slovacchia. Lei dice che è atto di amore farei il vaccino. Ci sono stati, però, diversi approcci nelle diocesi. Come riconciliarci su questo tema?”

“È un po’ strano, perché l’umanità ha una storia di amicizia con i vaccini, da bambini abbiamo fatto il morbillo, la poliomielite, e nessuno diceva nulla. Forse questa virulenza è dovuta all’incertezza, non solo della pandemia. C’è la diversità dei vaccini e anche la fama di alcuni vaccini che sono un po’ di più di acqua distillata, e questo ha creato paura, alcuni dicono che col vaccino ti entra il virus dentro, o che i vaccini non sono sufficientemente sperimentati. Anche nel collegio cardinalizio ci sono alcuni negazionisti e uno di questi, poveretto, è ricoverato con il virus. Ironia della vita. Hanno paura, bisogna chiarire con serenità. In Vaticano sono tutti vaccinati tranne un piccolo gruppetto che si sta studiando come aiutare”.

Papa Francesco al congresso eucaristico a Budapest 

“Perché ha deciso di partecipare dopo 21 anni al Congresso eucaristico a Budapest e come vede il cristianesimo in Europa?”

“Qualcuno pensava male, a proposito della visita a Budapest, ma era pianificata così. Ho promesso al vostro Presidente di vedere il prossimo anno o l’altro se posso venire. Sono tanti i valori degli ungheresi, mi ha colpito il senso dell’ecumenismo con una profondità grande, grande. In genere, l’Europa deve riprendere i sogni dei suoi padri fondatori”.

“L’Unione Europea non è una riunione per fare delle cose, c’è uno spirito alla base della Ue che hanno sognato Schumann, Adenauer, De Gasperi, questi grandi che hanno sognato l’Europa. C’è il pericolo che sia soltanto un ufficio di gestione, e questo non va. Si deve andare proprio alla mistica, cercare le radici dell’Europa e portarle avanti. E tutti i Paesi devono andare avanti. È vero che alcuni interessi, forse non europei, cercano di usare l’Unione europea per le colonizzazioni ideologiche, e questo non va. La Ue deve essere indipendente e ispirata ai sogni dei suoi grandi fondatori”.

Papa Francesco e Orbán

“Domenica mattina lei si è riunito con Orbán e si possono capire alcune delle divergenze. Volevamo chiederle come è andata la riunione, se hanno toccato i temi dei migranti e come la pensa sulle leggi sugli omosessuali che ha promulgato”

“Io sono stato visitato, da me è venuto il presidente. Ha avuto questo garbo, è la terza volta che lo incontro, ed è venuto con il primo ministro e con il viceministro. Ha parlato il presidente. Il primo tema è stato l’ecologia, davvero chapeau a voi ungheresi, come si dice, per la coscienza ecologica che avete, mi ha spiegato come purificano i fiumi, cose che io non sapevo. Poi io ho domandato dell’età media, perché sono preoccupato dell’inverno demografico. In Italia la media dell’età è 47 anni, Spagna credo peggio ancora, tanti villaggi sono vuoti o con una decina di anziani. Come si risolve? Il presidente mi ha spiegato la legge che hanno per aiutare le coppie giovani a sposarsi, ad avere figli. Interessante, è una legge che assomiglia abbastanza alla legge francese, ma più sviluppata”.

“Mi hanno spiegato questo. Lì hanno aggiunto qualcosa, il primo ministro Orbán e il viceministro su come era questa legge. Sull’immigrazione non si è parlato. Siamo tornati sull’ecologia, sulla famiglia nel senso di cui parlavo, la demografia: si vede che c’è tanta gente giovane, tanti bambini, anche in Slovacchia, tante coppie giovani. Adesso la sfida è cercare posti di lavoro, perché non vadano fuori a cercarlo. Ma queste sono state le cose… Ha parlato sempre il presidente, ambedue i ministri aggiungevano qualche dato. L’incontro è durato abbastanza, circa 40 minuti”.

Le parole di Papa Francesco sull’eucarestia

“Lei spesso ha detto che siamo tutti peccatori e che l’eucaristia non è premio per i percetti ma una medicina e un alimento per i deboli. Come lei sa negli Usa dopo le ultime elezioni, c’è stato tra i vescovi una discussione sul dare la comunione ai politici che hanno sostenuto le leggi sull’aborto, e ci sono vescovi che vogliono negare comunione al presidente e alle altre cariche. Altri vescovi sono favorevoli, altri dicono di non usare eucarestia come arma. Lei che pensa e che cosa consiglia ai vescovi? E lei come vescovo in tutti questi anni, ha pubblicamente rifiutato l’eucaristia a qualcuno?”

“Non ho mai rifiutato l’eucaristia a nessuno, non so se è venuto qualcuno in queste condizioni! Questo da prete. Mai sono stato cosciente di avere davanti a me una persona come quella che lei mi descrive, quello è vero. La comunione non è premio per i perfetti. La comunione è un dono, un regalo, è la presenza di Gesù nella Chiesa e nella comunità.”

“Secondo problema, quello dell’aborto: è più di un problema, è un omicidio, chi fa un aborto uccide, senza mezze parole. Prendete voi un qualsiasi libro di embriologia per studenti di medicina. La terza settimana dal concepimento, tutti gli organi stanno già lì, anche il Dna. È una vita umana. Questa vita umana va rispettata, questo principio è così chiaro!”

“A chi non può capire, farei questa domanda: è giusto uccidere una vita umana per risolvere un problema? È giusto assumere un sicario per uccidere una vita umana? Scientificamente è una vita umana. È giusto farla fuori per risolvere un problema? È per questo la Chiesa è così dura su questo argomento perché se accettasse questo è come se accettasse l’omicidio quotidiano”.

I matrimoni omosessuali

“Lei ne ha parlato con le autorità ungheresi e da Strasburgo è arrivata una risoluzione che invita a riconoscere i matrimoni omosessuali. Qual è il suo pensiero?”

“Il matrimonio è un sacramento, la Chiesa non ha potere di cambiare i sacramenti così come il Signore li ha istituiti. Ci sono leggi che cercano di aiutare le situazioni di tanta gente che ha un orientamento sessuale diverso. È importante, gli Stati hanno possibilità civilmente di sostenerli, di dare loro sicurezza di eredità, salute eccetera non solo per gli omosessuali, ma per tutte le persone che vogliono associarsi. Ma il matrimonio è matrimonio”.

“Questo non vuol dire condannarli, sono fratelli e sorelle nostri, dobbiamo accompagnarli. Ci siano leggi civili, per le vedove ad esempio, che vogliano associarsi con una legge per avere servizi. C’è il Pacs francese, ma niente da vedere con il matrimonio come sacramento, che è tra un uomo e una donna. Delle volte creano confusione. Sono fratelli e sorelle tutti uguali, il Signore è buono, vuole la salvezza di tutti. Tante persone di orientamento omosessuale si accostano alla penitenza, chiedono consiglio al sacerdote. La Chiesa li aiuta, ma il sacramento del matrimonio è un’altra cosa”.