Il 31 maggio 1857 nasceva in Brianza, a Desio, Ambrogio Damiano Achille Ratti destinato a diventare nel 1922 Papa Pio XI. Il Papa che con Guglielmo Marconi inaugurò Radio Vaticana, aprendo le porte del Vaticano al progresso.
Papa Pio XI
Pio IX salì alla cattedra di San Pietro negli anni tormentati dalla presenza di feroci dittature. Uscì Papa dal Conclave del 1922, e regnò sulla chiesa fino 1939. Con l’apertura degli Archivi Vaticani degli ultimi anni, si va sempre di più delineando il profilo del pontefice. Un pontefice dalla complessa biografia negli anni grande trasformazione del mondo. Eletto Papa, Pio XI° si trova a regnare nell’epoche delle potenti dittature totalitarie intese come religioni politiche, tra fascismo e nazismo, mentre nella ex Unione Sovietica-Urss si consolida il totalitarismo comunista. Nella tempesta del modernismo fu affascinato dalla scienza. Fu promotore della Radio Vaticana, chiamando il nobel per la fisica, Guglielmo Marconi, a progettarla.
Concordato Stato Chiesa
Allargando i suoi orizzonti missionari vorrà ri-cristianizzare la società intraprendendo la linea politica concordataria. Saranno diciassette i concordati o convenzioni che stipulo con Stati diversi. Con lo Stato Italiano firma nel 1929 il Concordato con cui si concludeva l’annosa “Questione Romana.” Infatti l’11 febbraio 1929 il Papa fu l’artefice della firma dei Patti Lateranensi tra il la Santa Sede ed il governo fascista di Benito Mussolini. Con il Concordato, stipulato nel palazzo di San Giovanni in Laterano, veniva data alla Santa Sede la sovranità sullo Stato della Città del Vaticano. Lo Stato Vaticano veniva così riconosciuto come soggetto di diritto internazionale e come enclave nella città di Roma. In cambio la Santa Sede rinunciò alla pretese sui territori dello Stato Pontificio precedenti agli anni della Unità di Italia. Con il concordato la Santa Sede a sua volta riconosceva, dopo circa 60 anni dalla presa di Porta Pia, il Regno d’Italia con la capitale Roma. Il trattato riaffermava la religione cattolica come la sola religione di Stato e stabiliva alcuni sostanziosi privilegi per la Chiesa cattolica.
Gugliemo Marconi
Pio XI fu un appassionato delle scienze fin dalla gioventù e un attento osservatore del progresso tecnologico. Modernizzò la Biblioteca Vaticana e ricostituì la Pontificia Accademia delle Scienze, ammettendovi anche personalità non cattoliche e non credenti.
Pio XI° inaugurò nel 1931 la Radio Vaticana, progettata personalmente da Guglielmo Marconi. Il Papa comprese subito l’importanza della comunicazione nel mondo che stava cambiando. Voleva concorrere con il suo pensiero in un etere allora monopolizzato dal regime nazifascista. L’inventore della radio fece il primo sopralluogo per la costruzione della radio in Vaticano già l’11 giugno del 1929, appena quattro giorni dopo la ratifica dei Patti Lateranensi. Da lì a pochi anni Pio XI° inaugurerà la “Statio Radiophonica Vaticana”, gioiello tecnologico costruito da Guglielmo Marconi. Il 12 febbraio 1931 il Papa per la prima volta parlo alla Radio.
Il 12 agosto 1934 ci fu un altro evento mediatico a cui questo Papa partecipò. Con uno speciale impianto radio ad onde ultracorte messo a punto da Guglielmo Marconi, Papa Pio XI° illumina e benedice “a distanza”, dalla sua residenza di Castelgandolfo, la Statua della Madonna della Lettere nel Porto di Messina. La notizia fece il giro del mondo e il Times ne diede rilevante notizia. Fu un avvenimento, di eccezionale portata per il Papa, se si pensa che nel 1934 la radiotecnica era ancora ai suoi albori. Pio XI°, traghettatore del tragico periodo nazifascista, si manifestò come primo Pontefice dell’epoca contemporanea, l’epoca della comunicazione e dei Mass Media.