Paper Mario: Il Portale Millenario, uscito su GameCube nel 2004 è tornato oggi su Nintendo Switch, in una versione esteticamente “pimpata” e gradevolmente migliorata. Lo storico capitolo della serie omonima doveva essere, in origine, un estremo tentativo di rimettere in carreggiata i “Mario RPG”, che fino ad allora non avevano riscosso il successo previsto da Nintendo. Inutile dire che ci riuscì alla grande, grazie al suo mix incredibile di umorismo spensierato, tematiche importanti e tutto in salsa “Regno dei Funghi”. Il titolo, sviluppato da Intelligent Systems e pubblicato da Nintendo, riportava e riporta insomma Mario in un’avventura epica, in un mondo interamente realizzato di carta e abitato sia dai tradizionali nemici e avversari di una vita, che da altre creature inedite o rivisitate per attribuire loro maggior personalità e unicità.
Quel che maggiormente colpisce del gioco, però, è la sua attualità incredibile: non sembra affatto un gioco con vent’anni sulla schiena, grafica a parte (quella è tutta nuova per forza di cose). Sia il gameplay che il comparto narrativo, infatti, sono modernissimi e davvero attuali, coinvolgenti e… divertenti!
Gli RPG nel mondo dei funghi: una breve ma intensa storia
Mario non ha inventato il platform, ma lo ha reso popolare. La sua storia è legata a quella del genere e di conseguenza è strettamente associato al genere, come se l’idraulico non potesse far altro che “zompettare” in giro. Forse è per questo che è strano, per alcuni, considerare quanto successo abbia riscontrato in un genere così tradizionalmente separato dal platform: l’RPG. Del resto, non fece “il botto” all’epoca della release, ma già Super Mario RPG, così come i suoi discendenti, hanno sempre avuto tutto ciò che serve per sfondare. Storia e dialoghi coinvolgenti, tematiche interessanti, gameplay tattico, a volte classico a volte sapientemente ibridato con il platform.
Super Mario RPG: Legend of the Seven Stars (1996) su Super Nintendo è stato il primo: un esperimento in piena regola che testò la capacità di adattamento dei fan, ma rimase forse troppo ancorato all’RPG puro nel gameplay. Del resto, ci mise mano Square Enix (SquareSoft all’epoca). Che sebbene non sia stata la prima o l’ultima a lavorare “per e con” Nintendo, con Legend of the Seven Stars ha rappresentato un esempio eccellente di “outsourcing”. Nintendo, in quell’occasione come in tutte le altre che seguiranno, ha comunque supervisionato lo sviluppo e coinvolto l’onnipresente Shigeru Miyamoto nello sviluppo.
A ben vedere quindi, in Legend of the Seven Stars c’è già tutto quello che farà della serie Paper Mario un successo. Persino il combattimento a turni con una meccanica peculiare, che non richiede solo di scegliere l’attacco e il bersaglio, ma anche di premere a tempo i pulsanti per contrattaccare o infliggere più danni. L’intento, meno riuscito in Seven Stars e più azzeccato e rifinito in Paper Mario il Portale Millenario, era ovviamente rendere meno statici i turni. Il capostipite RPG nel Regno dei Funghi ha però un merito in particolare su tutti: ha sdoganato l’aggiunta di personaggi originali al “canone” di protagonisti in Mario, che Nintendo trattava con fin troppa reverenza e delicatezza.
I membri del gruppo Mallow e Geno, per esempio, non sono forme alternative delle specie di Mario, come lo sono per esempio la Goomba o il Koopa che ci accompagnano in Il Portale Millenario. Sono proprio personaggi totalmente originali e mai visti. Interessante anche l’aver dato un’identità meno cattiva a Bowser, che già da Seven Stars si può aggiungere al gruppo di PG usabili in lotta. Non che sia diventato improvvisamente un bravo ragazzo, ma il re dei Koopa da lì in avanti, compreso il Portale Millenario, è stato tinto con sfumature emozionali più variegate.
Super Mario RPG stabilisce infine anche uno standard di umorismo molto alto, oscillante fra il maturo e l’infantile. Lo stesso che diventerà un must in tutti gli RPG da lì in avanti, compresa la serie Paper Mario, ovviamente, e quella dei Mario & Luigi. In Il Portale Millenario siamo già di fronte a un tipo di battute riveduto e corretto nei toni, divertente e perfetto per tutte le età. Vedere i personaggi di Mario in situazioni così atipiche, del resto, non poteva che richiedere caratterizzazioni altrettanto diverse dalla norma.
Torniamo a Paper Mario Il Portale Millenario Recensione: un gameplay tattico ma movimentato
Il gameplay di Paper Mario: Il Portale Millenario è rimasto identico all’originale, ma non è invecchiato di un giorno. Il suo equilibrio tra elementi platform e RPG, tra il “minigioco” e il resource managing è invidiabile e interessante oggi come allora. Oltre a mosse classiche per la serie (pestone con i piedi e martellata in testa)i sono tantissimi oggetti che dovranno, parola scelta non a caso, essere utilizzati a dovere per risolvere i combattimenti più ostici. Sono presi dal mondo Mariesco e immediatamente riconoscibili, come il fiore di fuoco, il blocco Pow e tanti altri. Senza contare che anche i molti comprimari membri del team, utilizzabili uno alla volta di fianco a Mario, offrono le loro mosse speciali e diverse per abbattere meglio nemici specifici. O anche, per far superare momenti platform a loro dedicati durante l’esplorazione.
Infatti, fermo restando che la difficoltà è ben bilanciata e mai frustrante, ci sono istanze che richiedono attenzione, o addirittura oggetti specifici senza i quali non si può avanzare. Per questo l’esplorazione e le lotte sono così ben miscelati e fusi, diventando spesso l’una il prolungamento delle altre. Il giocatore controlla Mario mentre esplora il mondo di gioco, che si presenta come un diorama realizzato interamente di carta. Il bello è che in stile Deadpool, il nostro eroe baffuto sa bene di essere stato “incartato” e sfrutta la sua piattezza per piegarsi e diventare un aeroplanino, una barchetta e altro, a seconda di ciò che serve al momento.
Intanto, nel mondo di carta e cartoncino che si dispiega di fronte a noi Nintendo ha giocato tantissimo con le prospettive e con il tema “diorama”. Ora nascondendo segreti dietro a pannelli adesivi da scollare, ora ingannando l’occhio e facendo apparire irraggiungibili luoghi che, invece, con un salto diventano a portata. Perciò, sia nell’originale che, a maggior ragione, in questa versione visivamente più rifinita su Switch il mondo di gioco di Paper Mario: Il Portale Millenario è un vero e proprio capolavoro di design. Ogni elemento, dai paesaggi alle architetture, dai personaggi ai nemici, è realizzato con cura e attenzione ai dettagli. Artisticamente parlando l’utilizzo della carta come materiale principale crea un’atmosfera unica e suggestiva, che trasporta il giocatore in un mondo fantastico e pieno di magia. Ancora più che nelle solite peregrinazioni di Mario, per capirci.
Semplicemente “non è invecchiato”
Paper Mario: Il Portale Millenario vanta un cast di personaggi ricco e variegato. Oltre a Mario e alla Principessa Peach, troviamo una serie di comprimari che si distinguono per la loro personalità e il loro umorismo. Personaggi ben caratterizzati e divertenti, che conquistano il cuore del giocatore con le loro battute e le loro azioni. Anche i nemici non sono da meno ed è inevitabile finire per provare qualcosa per questo o quel Boss. Ora spietati e temibili, ora che ci propongono di “massaggiare i loro piedini puzzolenti”, per intenderci. Il viaggio è costellato da incontri memorabili, dialoghi divertenti e colpi di scena inaspettati. E la trama, ricca di umorismo e citazioni ai precedenti capitoli della serie Mario, non mancherà dunque di appassionare giocatori di tutte le età.
L’umorismo è uno degli elementi principali del gioco e contribuisce a renderlo un’esperienza di gioco davvero piacevole. Il tono leggero, però, non vi tragga in inganno. C’è infatti tanta profondità in date situazioni, tra padri assenti che si vuole onorare, ruoli sociali da riscattare, amori complicati da conservare. Insomma: Paper Mario: Il Portale Millenario è un videogioco davvero speciale. Tanto che ha conquistato il cuore di milioni di giocatori in tutto il mondo su GameCube, nonostante l’insuccesso della console in sé. Su Switch non poteva fallire. Infatti il suo mix unico di elementi platform, RPG, umorismo e fantasia lo rende imperdibile per gli amanti dei videogiochi di ogni genere.
Cosa più importante ancora, è incredibile notare come non sia invecchiato di un giorno dal day one. Sia la storia che i personaggi, il gameplay persino, hanno un sapore speciale che crediamo li renderà appetibili “senza scadenza”. Specialmente ora che il fronte tecnico è stato aggiornato. Con texture HD, saturazione e colori più vividi e in generale tanti piccoli accorgimenti che rendono ancor più d’impatto l’effetto mix tra diorama e sticker di carta.
PAPER MARIO IL PORTALE MILLENARIO RECENSIONE
Paper Mario: Il Portale Millenario è un vero e proprio gioiello del panorama videoludico. Un titolo che non dovrebbe mancare nella collezione di nessun appassionato di videogiochi.
+Grafica unica e distintiva
+Personaggi carismatici
+Un’avventura ricca di azione e umorismo intelligente
+Modernissimo in tutto, dal gameplay alla narrazione!
-Difficoltà un po’ bassa
-La durata del gioco è relativamente breve
VOTO: 9
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