Nella giornata di ieri, quella di inaugurazione alla Fashion Week, tra i primi a sfilare c’è stato un brand italiano sinonimo di eleganza e bellezza. Marni ha portato (letteralmente) la musica in passerella. Ad accompagnare gli splendidi abiti infatti c’erano ben tre pianoforte. Il suo direttore creativo, Francesco Risso, ha anche ha ricevuto il premio come “stilista dell’anno” della fashion community del Chi è Chi. Questo per aver “riportato alla moda uno dei suoi più autentici significati. Quello che concentra in una sola espressione l’innovazione e l’immaginazione”. E in questo viaggio nel tempo ci ha regalato una moltitudine di visioni di un capo sempreverde: la gonna a ruota.

Come Marni ha interpretato la gonna a ruota

Nella moltitudine di abiti presentati che, possiamo dire, erano uno più bello dell’altro, il leitmotiv di partenza, almeno per la collezione femminile, è stato sicuramente la gonna a ruota. I modelli erano sicuramente strutturati in modo tale da avere quasi sempre (almeno per gli abiti) una netta distinzione tra parte superiore e parte inferiore. Lo abbiamo visto tra piume e lustrini in due abiti, in azzurro e rosa. Ma anche in pezzi colorati, che si adattavano perfettamente alla sinfonia di pianoforte che ha accompagnato fino alla fine la sfilata.

L’allure vintage la troviamo in tanti piccoli dettagli: le micropochette, le mary-jane con calzini bianchi, le ampie gonne e anche un modello, fantastico, di gonna a sirena. Il tutto unito a colori di ogni tipo: dai pastello, un grande classico per Marni, ai colori più pop. Menzione speciale per il trucco, volutamente esagerato, che ci riporta alla vita da Moulin Rouge. Che la gonna a ruota sia l’inspo per questo autunno? Un capo sempre di alta classe, abbinabile in tutti i modi.

Marianna Soru

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