Nel nuovo appuntamento della rubrica Parole dal Mondo: in occasione della Pasqua, di seguito, un’analisi sull’etimologia e la semantica del termine.
Le origini derivanti dalla lingua greca e aramaica
Una festa religiosa che, per gli Ebrei, commemora la liberazione dall’Egitto e per i cristiani la risurrezione di Cristo. L’etimologia della parola Pasqua, tuttavia, ha origini antiche: il termine deriva dalla lingua greca pascha e, a sua volta, dall’aramaico pasah; letteralmente passare oltre. La Pasqua ebraica chiamata Pesach celebrava la liberazione degli Ebrei dall’Egitto grazie a Mosè; tale festività riuniva due riti: l’immolazione dell’agnello e il pane azzimo. Ma qual è la vera storia etimologica del termine? Il lemma ebraico pesach, semanticamente reso con ”tralasciare” o ”passare oltre”, derivava dal racconto della decima piaga; non bastarono nove tortuose piaghe a convincere il Faraone a liberare il popolo ebraico ridotto in schiavitù, così Dio decise di scagliare un’ultima piaga, la più terribile.
Ogni famiglia ebrea avrebbe dovuto sacrificare un agnello e, con il sangue dell’animale innocente, segnare l’uscio delle proprie case; in questo modo, si permetteva a Dio di non sostare e passare oltre. Il Signore sarebbe sceso sull’Egitto per uccidere il primogenito di ogni famiglia: quei segni sarebbero stati di riconoscimento cosicché, colpì esclusivamente le case degli egizi, compreso il figlio del Faraone che, alla fine, si piegò alla volontà di Dio. Gli ebrei partirono abbandonando l’Egitto passando oltre il Mar Rosso: tale momento storico si definì Esodo. La Pesach indicava, quindi, la liberazione di Israele dalla schiavitù per mano del popolo egizio e l’inizio di una nuova libertà con Dio, volta alla ricerca della terra promessa.
Pasqua cristiana, etimologia e trasformazione del significato originario: Pathein, soffrire
Con il cristianesimo il termine Pasqua acquisì un nuovo significato: il passaggio dalla morte alla vita. La morte di Gesù Cristo indicava il passaggio per i cristiani a una vita nuova, la liberazione dal peccato dovuta al sacrificio sulla croce: ogni fedele è quindi chiamato a risorgere con Gesù. Nonostante le basi ideologiche poggiassero sulla linea della Pasqua giudaica, i cristiani ne trasformarono profondamente il concetto. L’etimologia del termine, in questo caso, si interpretò rendendola affine ad un concetto di sofferenza: pathein, ”soffrire”. La nuova concezione era volta all’avvicinamento della celebrazione propria della Passione di Cristo. La festa più importante della religione cristiana dove, un uomo – il figlio di Dio – si immola come un agnello innocente e prende su di sé la colpa dell’uomo vincendo, per tutta l’umanità, la morte.
Stella Grillo
Foto in copertina: Pasqua etimologia – Photo Credits: sordionline.com