Patch Adams, il fondatore della Terapia del Sorriso

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Di Redazione Metropolitan

Tutti conosciamo Patch Adams, soprattutto grazie all’omonimo film del 1998 con protagonista Robin Williams. Appena sentiamo il suo nome subito ci viene in mente un uomo con un rosso naso da clown. Riconosciuto universalmente come il fondatore della clownterapia, conosciuta anche come terapia del sorriso, scopriamo insieme chi è il dottor Hunter Doherty “Patch” Adams.

Patch Adams, il medico del sorriso

Nato nel 1945 a Washington, da bambino fu stato vittima di bullismo perché si opponeva al razzismo e all’ipocrisia nella sua scuola. “Cosa posso fare di non violento per fermare la violenza?“, si chiese. Presto capì che l’unico modo per non farsi picchiare era far ridere quegli stessi bulli, così iniziò a fare il clown. A sedici anni perse il padre, che a suo dire però dopo la Seconda Guerra Mondiale non era più come prima. A soli diciotto anni aveva già due ricoveri in ospedale psichiatrico alle spalle. Fu lui a chiedere entrambe le volte di essere ricoverato perché voleva uccidersi.

Per caso si ritrovò ad assistere al celebre discorso di Martin Luther King, I have a dream, ed è stato in quel momento che la sua rivoluzione non violenta unicamente basata sull’amore e sulla risata ebbe inizio. Si impose la felicità, o meglio si impose di non essere mai più infelice. Optò per studiare medicina all’università perché voleva un mestiere che fosse in grado di trasmettere amore. Ma le cose non andarono come lui sperava, gli insegnarono a dedicare solo sette minuti al paziente per fare la diagnosi e somministrare una cura. “Per me era inconcepibile, così ho deciso di fare a modo mio“.

La sua casa divenne una clinica aperta

Laureato iniziò a lavorare presso l’ospedale dell’università di Georgetown, ma smanioso di “fare a modo suo” trasformò casa sua in una clinica aperta a chiunque avesse bisogno di cure. Nel corso di dieci anni, insieme ad un gruppo di volontari, prestò cure a circa 15.000 persone, e non chiese mai compenso di alcun tipo. Patch Adams era ed è convinto che la guarigione debba essere uno scambio umano, non una transazione. Principalmente è su questo che si fonda la sua terapia del sorriso. Nel 1972 fondò il Gesundheit! Institute, l’istituto della salute, che nacque per essere una clinica per la libera assistenza sanitaria.

Patch Adams e il film con Robin Williams

Negli anni ’80 iniziarono ad apparire i primi articoli sul suo ospedale che contribuirono a dare notorietà a lui e al suo metodo. Seguirono conferenze e seminari in molte parti del mondo, presentazioni teatrali che avevano lo scopo di raccogliere fondi per le spese che l’ospedale affrontava. “Negli USA solo la fama paga. Quando iniziai ad attirare l’attenzione quelli di Hollywood mi contattarono.Patch Adams firmò per il film perché aveva bisogno di finanziare il suo progetto, ma nonostante gli accordi dalla produzione non vide mai un centesimo.

Ho perdonato quel film solo qualche anno fa. Lo hanno fatto troppo conservatore e troppo politico per i miei gusti, hanno cambiato delle cose. Ma qualche anno fa ho realizzato che la maggior parte delle persone che mi scrivono e mi ringraziano lo fanno dopo aver visto il film. Quindi ho deciso che non potevo essere così critico con un prodotto che in un modo o nell’altro mi ha aiutato a fare del bene.”

Ma basta la risata per guarire? Cos’è la clownterapia

La clownterapia, o terapia del sorriso, si fonda sull’applicazione delle tecniche di clownerie all’ambito sanitario. Le sue origini storiche risalgono all’Italia a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo, una tecnica simile veniva applicata dal sacerdote Angelo Paoli che si travestiva da buffone per far sorridere i malati. Fu però il Dr. Hunter “Patch” Adams a creare la terapia del sorriso moderna e a farla conoscere ed esportarla nel mondo. Il suo metodo si basa su una combinazione di umorismo e divertimento che sono per lui essenziali per la guarigione fisica e mentale del paziente. E per quanto si possa storcere il naso a questa affermazione, pensando che per guarire siano necessarie unicamente le medicine, la ricerca prova il contrario. O meglio, dimostra che gli effetti chimici che la risata scatena nel nostro corpo hanno un effetto positivo su molti problemi di origine cardiovascolare e respiratoria.

Sicuramente avete sentito dire che la risata combatte lo stress. Ridere aumenta infatti le endorfine, sostanze chimiche che produce il cervello dotate di proprietà analgesiche simili a quelle della morfina e dell’oppio. Aumenta anche le pulsazioni del cuore e di conseguenza la pressione del sangue, aumentando l’ossigenazione e la temperatura del corpo, per poi riabbassarla facendo rilassare le arterie e diminuire l’aria residua nei polmoni. Forse ridere non servirà a debellare una malattia, ma di certo aiuta a sentirsi vivi e bene. E spesso questo non è che il primo passo per guarire.

L’humor è l’antidoto per tutti i mali. Alla fin fine, quando si chiede alla gente che cosa piaccia della loro vita, quello che conta è il divertimento che provano. Siamo qui per aiutare i pazienti a vivere la più alta qualità di vita, e quando non è più possibile per facilitare la più grande qualità di morte.

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Articolo a cura di Eleonora Chionni