Alexandre Pato sogna un futuro in Europa, magari proprio in Serie A. L’ex calciatore del Milan, uno dei talenti inespressi più promettenti del recente panorama calcistico mondiale, attualmente gioca in Brasile al San Paolo ma il suo obiettivo è tornare nel calcio che conta. Il “Papero” non ha nascosto il suo desiderio durante una lunga intervista.

Pato: “Vinco qui e torno!”

Ecco le parole di Pato. L’attaccante ex Milan è stato intervistato da “La Gazzetta dello Sport“. Molti i temi trattati dal calciatore brasiliano:

“Molto bene, stiamo tornando il San Paolo che tutti ammiravano. Sto giocando da prima punta, libero di muovermi. Ho scelto il numero 7. Maledezione del 9? Perché c’è sempre l’immagine di Inzaghi dentro l’area che segnava a ripetizione. Ma io credo sia ormai riduttivo pensare al centravanti in questi termini. Una prima punta nel calcio moderno fa tante altre cose, guardate Lukaku o Lewandowski. Io stesso parto al centro ma poi svario in fascia o sulla trequarti”.

Situazione del Milan: dal licenziamento di Boban alla posizione di Paolo Maldini:

“La società deve lasciarlo lavorare, conosce la testa dei giocatori, sa cosa significa questo club ed è in grado di riportarlo in alto. Mi auguro possa avere una strada lunga in rossonero. La proprietà deve puntare su persone così e dargli la tranquillità di poter fare il loro lavoro. Ci ho giocato insieme e so cosa può dare al Milan. Da compagno mi ha dato consigli e aiutato, una volta ci siamo anche scontrati, lui è un personaggio molto schietto. Ci sentiamo regolarmente, l’ultima volta è stato due settimane fa”.

Riconferma di Zlatan Ibrahimovic ed il suo più grande rimpianto in rossonero:

“Certo. Il club deve puntare su di lui, è troppo prezioso per i giovani ed è letale in area. È uno che tira il gruppo, ti fa dare il massimo. E poi è molto intelligente, si cura bene. Rimpianto? Un infortunio piccolo alla fine è diventato una cosa grossissima. Ho perso fiducia, mi sono sentito un po’ solo perché mi han dato delle colpe che non avevo. Mi piacerebbe tornare in Europa. Dai, faccio bene quest’anno, vinco la Libertadores e poi torno. Al Milan sarebbe davvero bello”.

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