Patrick Zaky resta in carcere; la decisione è stata presa oggi dalla Procura per la Sicurezza dello Stato egiziana.
Patrick Zaky resta in carcere
Patrick Zaky resta in carcere. Uno dei suoi legali, Hoda Nasrallah, ha comunicato che l’attivista e studente egiziano dell’Università di Bologna, accusato di propaganda sovversiva su Facebook e di diffusione di informazioni dannose, oltre che di istigazione alla violenza e ai crimini terroristici, rimarrà in custodia cautelare per altri 15 giorni.
La decisione è stata presa dalla Procura per la Sicurezza dello Stato nella città egiziana del Cairo.
In aula, oltre al suo legale, anche diplomatici italiani, dell’Unione Europea, degli Stati Uniti e della Svizzera, presenti per monitorare il caso che appare come meritevole di interesse da parte dell’Unione Europea.
La decisione di prolungamento della custodia cautelare, la seconda in ordine cronologico dopo quella del 22 febbraio, appariva come estremamente probabile: l’altro legale del 27enne, Walid Hassan, già mercoledì scorso aveva ipotizzato che al “90%” il ragazzo sarebbe rimasto in carcere.
La tesi è stata avvalorata dalla decisione delle autorità egiziane di trasferire Partick Zaky dalla Prigione pubblica di Mansura al complesso carcerario di Tora, alla periferia sud del Cairo. Il ragazzo è ora tra i detenuti politici.
“Comunque non è allo Scorpione“, ha precisato una fonte della Eipr, la ong per cui lavorava Patrick, e ripresa dall’Ansa, riferendosi alla famigerata sezione di massima sicurezza del complesso carcerario della capitale dell’Egitto.
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REDAZIONE ATTUALITA’