Pattini d’argento è il celebre romanzo per ragazzi della scrittrice statunitense M.M.Dodge. In questo nuovo appuntamento della rubrica Letteratura per l’Infanzia, un classico che tratta temi quali la solidarietà, l’amore filiale ed i pregiudizi.
Pattini d’argento, un inno alla gioia
La scrittrice Mary Mapes Dodge pubblica questo romanzo nel 1865: l’opera diventa subito celebre. Sullo sfondo di un paese incastonato nell’Olanda dell’800, si svolge quello che diventerà, in seguito, simbolo di perseveranza nel seguire i propri sogni. L’opera è ambientata a Broek: la vita della famiglia di Hans e Gretel Brinker scorre senza alcun particolare avvenimento, avvolta nella tristezza. Il padre, Raff Brinker, dopo un incidente sul lavoro, perde la memoria;la madre e i due ragazzi sono costretti a lavorare, per quanto possibile, per mantenersi: per questo sono malvisti dalla comunità, vista la loro misera condizione. I due fratelli sono uniti da una profonda passione, quella del pattinaggio sul ghiaccio. Utilizzano dei pattini in legno non adatti all’uso e, di volta in volta, questi ultimi, si rovinano. Attorno alla vita dei protagonisti, un incessante rotazione di personaggi descritti minuziosamente: il ricco, ma tuttavia affabile e generoso Peter; l’inglese Ben; l’ingenuo Jacob. Insieme allo stuolo di amici, emergono anche figure femminili quale Hilda, ricca ma gentile; Annie, migliore amica dei fratelli, Katrinka e l’altera Rychie.
L’importanza della solidarietà e dell’amore filiale
In seguito Hans si imbatte nel noto chirurgo Boekman. Pur sapendo che si tratti di un medico costoso, gli chiede di visitare il padre. Il dr. Boekman è un uomo burbero che ha accentuato questo suo temperamento in seguito alla morte della moglie e alla scomparsa del figlio. Tuttavia, rimane colpito dal ragazzo e accetta, diagnosticando una commozione cerebrale: l’unica cura possibile è una rischiosa e dispendiosa operazione. Dopo la confessione del dr. Boekman, Hans decide di sacrificare il denaro risparmiato per comprarsi i pattini in acciaio, devolvendoli per l’operazione del padre. Il medico, commosso dal gesto, decide di eseguire gratis l’operazione.

Hans comprerà per sé e per la sorella i pattini tanto agognati: Gretel vincerà la corsa mentre Hans rinuncerà al suo trionfo per prestare aiuto ad un amico con un pattino rotto. L’operazione del signor Brinker riesce perfettamente, e anche la situazione economica della famiglia torna ad essere rigogliosa in quanto, sono ritrovati dei risparmi che, la famiglia, credeva rubati. La sorte sarà clemente anche con il dottor Boekman che grazie ai Brinker ritroverà suo figlio. Un doppio lieto fine, quindi: in più lo stesso dottore aiuterà Hans Brinker ad accedere ad una scuola di medicina, dove il ragazzo, diventerà un medico stimato.
Pattini d’argento, una lezione da non dimenticare
Pattini d’argento insegna come, con costanza e senza perdere le speranze, si può giungere agli obiettivi sperati: forza e voglia di cambiare il mondo, è questo che sembra trasparire dalle pagine della Dodge.Una forza che, nonostante le angherie del fato, non soccombe ma si nutre della gioia dei ragazzi. E’ questa la benzina emotiva che si implementa all’interno dell’opera. Credere nel proprio sogno nonostante le avversità poiché, prima o poi, gli auspici saranno ricompensati. I pattini hanno una dietrologia simbolica fondamentale: la perseveranza dei bambini. Dapprima costruiti con il legno e solo in seguito con l’acciaio, simboleggiano la difficoltà ed il successivo progresso che si riflette nella tenacia di non abbandonare mai i propri obbiettivi. Sono anche veicolo di liberto arbitrio e autonomia: pattinare per i canali ghiacciati permette ai protagonisti di assaporare una libertà ed una gioia che, nella realtà, è loro negata a causa della miseria in cui verte la famiglia. Il messaggio è chiaro: nel romanzo, così come nella realtà, la potenza dei sogni è importante poiché possono alimentare l’esistenza nonostante i momenti negativi.