Il giocatore statunitense di 34 anni ha due vittorie sul PGA Tour, ma, ad oggi, è oltre la posizione 350 del World Ranking. Che fine ha fatto Patton Kizzire?
Patton Kizzire: gli anni da Amateur
Patton Kizzire è nato a Montgomery, in Alabama ed è cresciuto a Tuscaloosa. Ha invece giocato per la Auburn University al college, dove ha vinto nella Southeastern Conference il titolo come miglior team nell’annata del 2006/2007. Sempre in quell’annata ha vinto il SEC Championship e, l’anno dopo, si è laureato concludendo il percorso al college. Da segnalare come gran risultato da parte del giocatore statunitense è il terzo posto ottenuto in occasione dello U.S. junior Open nel 2003, quando ancora aveva 18 anni.
Le vittorie sul PGA Tour
Passano diversi anni prima che Kizzire riesca a prendere la carta per il Web.com Tour. La conquista per la stagione 2015, dove riesce subito ad imporsi con due vittorie, le quali gli permettono di conquistare la carta sul PGA Tour. Per la prima vittoria sul Tour maggiore dovrà attendere ancora due anni quando, nel novembre del 2017, vince l’OHL Classic at Mayakoba, ridotto a sole 36 buche per maltempo. A distanza di un paio di mesi, a metà gennaio del 2018, vince il secondo titolo in carriera: il Sony Open alle Hawaii. Questo gli permise di diventare in quel momento il leader della FedEx Cup.
Il declino
Purtroppo dopo questi successi per il giocatore statunitense i risultati hanno faticato ad arrivare. Nella stagione del 2019, ha mancato ben 15 tagli sulle 27 gare giocate e, come miglior piazzamento, ha registrato un ottavo posto al primo torneo dell’anno: il Sentry Tournament of Champions, dove il field era ridotto a soli 33 giocatori. Quest’anno invece, nelle sole 5 gare giocate, ha mancato tre tagli ma, nei due passati, non è andato oltre la posizione numero 60.
Da quasi tre mesi Patton Kizzire è diventato padre di Palmer, suo primo figlio. Riuscirà il giocatore statunitense, a 34 anni, a riprendere la forma di un tempo e tornare alla vittoria dopo la pausa forzata dovuta al Coronavirus? L’essere appena diventato padre potrà essere uno stimolo in più?
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