È passata una settimana da quando l’Ema ha dato la sua approvazione a Paxlovid, la pillola anti-Covid brevettata da Pfizer. L’Agenza Europea del Farmaco, infatti, aveva dato il via libera alla sua distribuzione e la notizia era stata accolta in maniera fiduciosa dai Paesi dell’eurozona. Ma ora quella che era soltanto una speranza diventerà presto una realtà, perlomeno in Italia. E questo perché la fornitura del medicinale potrà avere finalmente inizio. Stando a quanto comunica l’Ansa, in particolare, il Commissario Straordinario per l’emergenza pandemica, il Generale Francesco Paolo Figliuolo, ha raggiunto un accordo con la casa farmaceutica statunitense e la consegna dei primi lotti alle Regioni e alle Province Autonome avverrà a partire già da domani.
Tra Paxlovid e restrizioni meno severe, come cambia la lotta al Coronavirus
Sebbene la quarta ondata della pandemia dovuta all’insorgere della variante Omicron abbia portato ad un aumento di casi e ad un inasprimento delle restrizioni, negli ultimi giorni si sta registrando un’inversione di tendenza. La curva epidemiologica si sta avviando verso una discesa e alla luce di ciò si allenta perfino la stretta del Governo sul contenimento del virus. Nella giornata di ieri, ad esempio, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha approvato un nuovo Dpcm nel quale si stabiliscono la durata illimitata (almeno fino a diverse indicazioni) del Green Pass per chi ha ricevuto la terza dose (e per i guariti con due dosi) e l’obbligo di mascherina fino al 10 febbraio. Insomma, come ha sottolineato il Premier, la volontà è quella di mantenere l’Italia aperta, anche in virtù della quantità maggiore di armi che abbiamo a disposizione.
Tra queste rientra sicuramente Paxlovid, la pillola ad assunzione orale sviluppata dalla azienda americana Pfizer che verrà distribuita in Italia quanto prima. Nello specifico, fa sapere l’Ansa, si prevede l’arrivo di 11.200 trattamenti da ripatire equamente tra le varie aree dello Stato a fronte di un totale di 600mila che verranno consegnati nel corso del 2022. Il tutto, chiaramente, in base alle indicazioni dell’Aifa e del Ministero della Salute. Che dire, un risultato decisamente incoraggiante e che lascia ben sperare, soprattutto in vista di un ritorno alla normalità. Ma non finisce qui.
Le parole del coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico
Secondo quel che riferisce il coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico Franco Locatelli, ci stiamo avvicinando sempre più ad allentamento delle misure. A tal proposito, difatti, ha dichiarato che stiamo andando “verso una situazione marcatamente favorevole“, si legge nell’Ansa. In più, ha lodato gli sforzi fatti dagli italiani nei mesi scorsi nonostante, a differenza di altre nazioni, non ci siano state ulteriori chiusure. Circostanza che si è rivelata possibile, a detta sua, grazie all’aumento del numero di vaccinati. E infine, ha annunciato la probabile messa a disposizione, per la prossima primavera, di sieri anti-Coronavirus per la fascia 0-5 anni.
Al tempo stesso, però, è doveroso mettere in luce la linea intrapresa da altri esecutivi nella gestione dell’emergenza. Basti pensare alla Danimarca o alla Norvegia dove, al contrario della nostra penisola, gli esecutivi hanno revocato completamente (o quasi) le misure di contenimento. L’unica cosa da fare è augurarsi che Paxlovid riesca a darci una spinta nella medesima direzione!
Scritto da Diego Lanuto.
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