Maxi operazione contro la pedopornografia in tutta Italia. La Polizia Postale ha individuato una rete di pedofili italiani che su una nota piattaforma di messaggistica scambiavano materiale pedopornografico.
Oltre 200 investigatori del Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online e del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino stanno conducendo la più grande e complessa operazione di Polizia degli ultimi anni, volta al contrasto della pedopornografia online, con il coordinamento della procura di Torino.
Sono state eseguite 50 perquisizioni e arresti in 15 regioni italiane, per detenzione, diffusione ed in alcuni casi, produzione di materiale pedopornografico. La capillare attività di indagine, condotta anche attraverso veri e propri pedinamenti virtuali, ha consentito di dare una identità certa ai nickname utilizzati in rete dai pedofili, portandoli allo scoperto e fuori dall’anonimato della rete. Ingente il quantitativo di file sequestrati contenenti immagini raccapriccianti di abusi su minori, dove le vittime erano anche neonati.
La capillare attività di indagine, condotta anche attraverso veri e propri pedinamenti virtuali, ha consentito di dare una identità certa ai nickname utilizzati in rete dai pedofili, portandoli allo scoperto e fuori dall’anonimato della rete. Ingente il quantitativo di file sequestrati contenenti immagini raccapriccianti di abusi su minori, ritraenti vere e proprie pratiche di sadismo dove le vittime erano anche neonati.
Quando parliamo di pedofilia on-line oggi ci riferiamo ad un fenomeno che è nato contestualmente alla diffusione di internet e che prevede l’uso del computer e di altri supporti tecnologici analoghi per attività connesse ad interessi pedofili.
Il fenomeno si è modificato negli anni, seguendo lo sviluppo dell’informatica e della tecnologia.
Presso il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, la legge n.38/2006, ha istituito il Centro Nazionale per il Contrato alla Pedopornografia Online, quale organo del Ministero dell’Interno deputato a coordinare le attività investigative, quelle di prevenzione e contrasto al fenomeno dello sfruttamento sessuale dei minori su internet, nonché punto di contatto nazionale per la banca dati delle immagini pedopornografiche I.C.S.E. (International child sexual exploitation) di Interpol.
Recentemente il Centro ha incluso tra le sue attività anche nuove forme di abuso ai minori in rete come il cyberbullismo,i fenomeni di autolesionismo, le dipendenze online.