“I pensieri nella Metropoli”: Quel periodo fu un bel casino

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Di Redazione Metropolitan

Quel periodo fu un bel casino..
Mi sentii come pressato anche se non c’era nessuno che mi stava attaccato alle caviglie.
Non sapevo veramente cosa volevo. Un giorno volevo qualcosa, il giorno dopo non la volevo più. Mi diede molto fastidio poiché ero sempre stato una persona determinata.

Onestamente non mi posi mai degli obiettivi lungo il mio percorso. Forse perché ebbi sempre la paura di non raggiungerli.
Qualcuno potrebbe pensare che sia un vigliacco, e magari ha ragione.
Dei conoscenti mi dissero:”Fra tu sei un fenomeno, stai vivendo solo un periodo negativo. Devi capire cos’è e sconfiggerlo”.

Mi trovai un lavoro in discoteca come ballerino.
Feci animazione in un locale con musica anni 80. Era diverso dalle solite discoteche della città. Qui la gente si divertiva per davvero.
Sempre festa, serate a tema; insomma, carnevale tutti i venerdì.
Mi divertii molto, mi piaceva far divertire le persone.
Mi ricredetti sul mio conto poiché ogni singola ragazza cercava di catturare la mia attenzione.
Sia quando ballavo la in alto che quando scendevo e andavo nella zona Privè.
Ne conobbi molte, alcune me le scopai la sera stessa.

Chi in macchina chi nei bagni. Altre addirittura nel parcheggio del locale.
Insomma mi sentii davvero sicuro di me. Sicuro di avere chi volevo e di volerlo quando volevo.
Eppure anche tutto questo harem di donne che mi circondavano non mi davano la felicità, non mi facevano andare a dormire felice.
Non mi facevano iniziare la giornata con la grinta con la quale partivo tutti i santi giorni.
Probabilmente perché non erano le donne che volevo; ma la donna, me ne bastava una.. che mi facesse sentire il migliore, l’unico… MA DOV’ERA?

Francesco Sergio