Per l’Italia di Mancini è ora di fare sul serio

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Di Redazione Metropolitan

La crescita esponenziale avuta nelle ultime esibizioni basterà all’Italia del Mancini per approcciare in modo corretto alle qualificazioni per i prossimi Europei??

Il CT azzurro Roberto Mancini. La prima parte del suo lavoro è stata assai convincente. Credits: Stadionews

Si è passati dalla depressione post Ventura all’esaltazione in pochi mesi, tipici eccessi italiani, specialmente se rapportati al mondo calcistico. Sembrava un movimento in grande difficoltà quello del Belpaese, con talenti che non maturavano e con pochissima qualità. Poi, di colpo, sono bastate 3-4 gare per far sembrare nuovamente tutto il futuro roseo. Sarà stato un fuoco di paglia o davvero Mancini sta lavorando nella giusta direzione? E’ tempo di qualificazioni agli Europei e ora si inizia a fare sul serio, Finlandia e Liechtenstein ci diranno davvero a che punto siamo.

I CONVOCATI

Sono ben 29 gli uomini scelti dal CT azzurro per questa prima tappa ufficiale di avvicinamento ad Euro 2020. Tra gli esclusi, oltre ad un titolarissimo come Insigne (infortunato), spiccano le assenze di Mario Balotelli e del “Gallo” Belotti. A loro, Mancini ha preferito Leonardo Pavoletti e Kevin Lasagna, due attaccanti che sembra stimare molto. Pronto all’esordio Nicolò Zaniolo mentre torna in azzurro Fabio Quagliarella a 36 anni dopo i 21 gol fatti con la maglia della Samp.

PORTIERI: Cragno, Donnarumma, Sirigu, Perin

DIFENSORI: Biraghi, Bonucci, Chiellini, Florenzi, Izzo, Mancini, Piccini, Romagnoli, Spinazzola

CENTROCAMPISTI: Barella, Cristante, Jorginho, Sensi, Verratti, Zaniolo

ATTACCANTI: Bernardeschi, Chiesa, El Shaarawy, Grifo, Immobile, Kean, Lasagna, Pavoletti, Politano, Quagliarella.

VERSO L’11 TITOLARE

Per la prima gara, probabilmente quella più delicata delle due, contro la Finlandia, Roberto Mancini sembra volersi affidare agli uomini della riscossa, coloro che hanno fatto tanto bene nelle ultime uscite. Tra i pali ci sarà sicuramente Donnarumma, mentre in difesa Florenzi e Biraghi saranno i terzini con la coppia juventina formata da Bonucci e Chiellini in mezzo. A centrocampo dovrebbe partire dalla panchina Nicolò Zaniolo, non al meglio, con la riconferma di Barella assieme a Verratti e Jorginho. In avanti Bernardeschi è sicuro del posto, Immobile sostituirà Insigne e la terza maglia è ipoteticamente di Federico Chiesa. L’attaccante della Fiorentina, però, non è al meglio a causa di un fastidio all’inguine e potrebbe essere sostituito da Stephan El Shaarawy o, più probabilmente, dall’interista Politano, match winner contro gli USA.

Debutto in vista per il talento emergente del nostro calcio? Zaniolo scalpita. Credits: Il Messaggero

Più possibilità di vedere facce nuove, invece, in quella che sarà la seconda sfida di questa pausa per le Nazionali: la trasferta in Liechtenstein. Gara sulla carta agevole ma che gli Azzurri non dovranno assolutamente sottovalutare. Qui, Mancini potrebbe dare spazio al capitano del Milan, Alessio Romagnoli, al terzino della Juventus Spinazzola, al giovane talento della Roma Zaniolo e, forse, anche a Moise Kean, il primo 2000 ad esordire con l’Italia nel corso dell’ultima gara giocata.

LE AVVERSARIE

Si inizia sabato 23, con la gara interna contro la Finlandia che si disputerà a Udine. Sembra avvicinarsi il tutto esaurito alla Dacia Arena per accompagnare gli azzurri presso il primo impegno ufficiale del 2019, dopo una lunga sosta di 4 mesi. Gli scandinavi sono un avversario tutt’altro che semplice, da non sottovalutare visti anche i buoni risultati ottenuti nell’ultimo periodo. Una partita che, a bocce ferme, potrebbe ricordare quella maledetta contro la Svezia che segnò l’eliminazione dal Mondiale visto che i finlandesi, probabilmente, verranno a giocare con un atteggiamento prettamente difensivo. Vincitori del proprio girone di Nations League, gli scandinavi sono allenati dal tecnico Markku Kanerva.

Il bomber della Finlandia Teemu Pukki, elemento di maggior caratura tra gli scandinavi. Credits: La Notizia Sportiva

Ex insegnante di matematica ed educazione fisica, Kanerva ha letteralmente trasformato una Nazionale modesta in una squadra molto ostica, che ha dato fila da torcere a tutti. Senza grandi stravolgimenti e idee particolari, Kanerva ha semplicemente riportato tranquillità e ordine all’ambiente, schierando i suoi con un classico 4-4-2. I giocatori più rappresentativi sono il portiere Hradecky, che milita nel Bayer Leverkusen; il capitano e difensore centrale Sparv e lo storico centravanti Pukki, uno da tenere particolarmente d’occhio. Non fanno più parte della squadra il centrocampista del Chievo Hetemaj e l’ex Lecce Eremenko.

Peter Jehle, portiere del Liechtenstein e del Vaduz, uno degli elementi più importanti della squadra. Credits: foto dal web

Di ben altra difficoltà, invece, dovrebbe essere la gara contro il Liechtenstein. Compagine modesta, che ha incontrato grosse difficoltà nell’ultimo raggruppamento di Nations League, chiuso addirittura alle spalle della cenerentola Gibilterra. L’Italia ha già avuto modo di affrontare questa squadra durante le qualificazioni mondiali con Ventura in panchina, vincendo senza alcuna difficoltà entrambe le sfide. Unico problema, per gli uomini di Mancini, potrebbe essere quello di prendere sotto gamba un impegno che sulla carta non ha storie. Il Liechtenstein è allenato dall’austriaco Rene Pauritsch. La maggioranza della rosa liechtensteinese milita nel club di maggior prestigio del Paese, il Vaduz, che per ragioni di competitività viene fatto giocare nel campionato svizzero. Tra i vari elementi presenti in squadra, c’è anche un “italiano” come Marcel Buchel, centrocampista dell’Empoli.

COSA ASPETTARSI

Certamente ci vorrà un’Italia convincente per affrontare la Finlandia. Nelle ultime gare, giocate davvero bene sul piano della manovra, delle idee e della qualità, la squadra azzurra ha manifestato un grosso problema: quello del gol. Tantissime le occasioni sciupate dalla squadra di Mancini contro Polonia, Portogallo, Ucraina e Usa e una media gol decisamente bassa se rapportate a quanto creato. Questo potrebbe essere il maggior problema degli azzurri, che qualora facessero fatica a sbloccare la gara, potrebbero favorire la gara prettamente difensiva che imposteranno i finlandesi. Sarà fondamentale la vena realizzativa di Ciro Immobile, uno che a volte con la maglia della Nazionale non ha saputo ripetere le grandi cose fatte con la Lazio.

Il peso dell’attacco azzurro sarà sulle spalle di Ciro Immobile. Credits: foto dal web

Contro il Liechtenstein, invece, gli azzurri dovranno vincere, convincere e segnare tanto. Sarà importantissimo partire con 6 punti in questa corsa di qualificazione agli Europei, soprattutto tenendo presente la rilevanza che potrà avere la differenza reti. Mancini può contare su un gruppo importante, su talenti emergenti che stanno venendo fuori con forza e su veterani in grado di trainare la squadra. La corsa è iniziata: Euro 2020 ci attende…