Compie 61 anni Ethan Coen. Regista, sceneggiatore, montatore e produttore, compone assieme al fratello Joel la coppia di registi più celebre e influente della storia del cinema.
Difficile accettare che i fratelli Coen non siano un’unica entità. Un solo regista che di nome fa “Coen” e di cognome “Brothers”. Un prodigio a due teste capace di distruggere per poi rimodellare gli assiomi della settima arte.
Nonostante ben 3 anni di differenza l’uno dall’altro, i due cineasti di Minneapolis sono stati per decenni un faro nella notte buia del cinema moderno. La loro lunga carriera ha inizio nel 1981, anno in cui collaborano con Sam Raimi alla realizzazione del cult La Casa. È lo stesso Raimi che, riconoscendo il loro smisurato talento, li aiuta a trovare i fondi per il loro primo film, Blood Simple. È il 1984, il mondo del cinema sta cambiando, la Nuova Hollywood è ormai un ricordo e i produttori riprendono il potere un tempo perduto. Sono gli anni del cinema muscolare, dei film di genere e della computer grafica.
Joel e Ethan sono una voce fuori dal coro: il loro cinema, pur prendendo a piene mani dai film americani degli anni ’60 e ’70, ha qualcosa di innovativo, di mai visto prima. Lo humor nero, i dialoghi surreali e al tempo stesso credibili, il loro inimitabile gusto per la violenza, la cinepresa usata come occhio per raccontare una realtà grottesca, sono tutti elementi anticipatori della “rivoluzione pop” che compirà Tarantino dieci anni dopo.
I fratelli Coen scrivono i film assieme, poi li producono, li dirigono e infine li montano addirittura, seppur sotto lo pseudonimo di Roderick Jaynes. Ciò che più sorprende è la loro assoluta anarchia nell’utilizzo del film di genere: in trent’anni di carriera spaziano dalla commedia nera al noir, dal thriller al dramma, dal gangster movie al western, e nessuno dei loro lavori rientra perfettamente in una categoria. I due fanno parte di quel nutrito gruppo di autori che, a partire dalla seconda metà degli anni ottanta, ha mostrato al mondo come si possa creare arte elevata anche mediante l’espediente del cinema di genere.
La consacrazione internazionale per Joel e Ethan arriva nel 1996 con Fargo, straordinario noir (con elementi di commedia e di neo-western) ambientato tra le distese innevate del Minnesota. Il grande Lebowski (1998), nonostante un iniziale insuccesso al botteghino, in pochissimo tempo diventa un cult imperdibile per gli appassionati. E poi L’uomo che non c’era, Non è un paese per vecchi, Burn After Reading e tanti altri ancora. Non sarò di certo io a elencarveli ( se esiste Wikipedia un motivo ci sarà) ma sappiate che tutti i film che hanno realizzato meritano una visione: certo, non sono mancati i passi falsi (vedi Ladykillers), ma il mondo cinematografico che hanno creato merita di essere scoperto personalmente, poco alla volta.
Non è semplice fare qualcosa se si devono conciliare idee diverse, spesso ci si ritrova a litigare e ancor più spesso la nostra testardaggine ci porta a mandare tutto all’aria. Ma per loro no, non è mai stato così: più che fratelli sono gemelli, più che gemelli sono siamesi. Perchè è vero che i luoghi comuni e le frasi fatte non significano alcunché, ma stavolta, “Due teste sono meglio si una”, sembra cucita su misura per loro.