Sono oltre 10 mila gli atleti che hanno raggiunto Parigi per presenziare alle Olimpiadi 2024 e fra loro, statisticamente parlando, migliaia fanno parte della comunità LGBT+. Eppure, nonostante questo, Grindr – in accordo con il Comitato Olimpico – ha deciso di non far usare agli atleti l’app all’interno del villaggio.

Il blocco di Grindr all’interno del villaggio olimpico è stato preso, stando a quanto dicono, non per impedire agli atleti di incontrarsi e innamorarsi, ma per tutelare tutti coloro che non hanno fatto coming out per motivi personali o di sicurezza.

Grindr: perché non si potrà utilizzare nel villaggio olimpico

Se un atleta non ha fatto coming out o proviene da un Paese in cui essere Lgbtqia+ è pericoloso o illegale, usare Grindr lo espone al rischio di essere scoperto da individui curiosi che potrebbero provare a identificarlo“. Queste le motivazioni spiegate da Grindr: tramite la geolocalizzazione, infatti, si ipotizzava che qualche malintenzionato si sarebbe potuto appostare nelle vicinanze per poter identificare l’atleta registrato sull’app di dating. Alcune funzionalità erano state disattivate dopo le Olimpiadi di Rio, quando alcuni utenti avevano usato Grindr proprio per cercare atleti omosessuali all’interno dell’organizzazione.

Come utilizzare i social
Audio, video e immagini potranno essere condivisi dagli atleti solo se rispetteranno i valori olimpici: non dovranno essere discriminatori o irrispettosi nei confronti della privacy di altre persone. I contenuti social potranno avere una durata massima di due minuti e dovranno essere postati entro un’ora prima della gara e dopo l’uscita dalla mixed zone e dall’eventuale controllo antidoping. Al contrario, non sarà possibile condividere dettagli circa le competizioni e le cerimonie delle premiazioni: sarà consentito solamente condividere contenuti dei profili ufficiali della competizione. Gli atleti, inoltre, non potranno compiere attività di marketing e sponsorizzazione sui social.