Perché la Befana porta il carbone?

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Di Redazione Metropolitan

Il 6 gennaio si celebra l’Epifania (dal greco, significa «rivelazione improvvisa», «manifestazione»). In questa data si sancisce la fine delle festività e il ritorno alla quotidiana routine. Il personaggio chiave della giornata del 6 Gennaio è una vecchia signora anziana che da anni ormai si presenta nelle case di tutti i bambini a bordo della sua scopa portando dolci o carbone.

In realtà non vi sono dati certi e scoprire le motivazioni che stanno alla base di questa tradizione non è poi cosi semplice. Si pensa che la presenza del carbone sia dovuta ad alcuni riti propiziatori pagani che consistevano nel bruciare dei fantocci con alcuni vecchi vestiti addosso per simboleggiare l’anno vecchio appena trascorso. Ecco quindi spiegato il perché della presenza del carbone e della cenere regalata ai bimbi più monelli.

Secondo una delle versioni più accreditate, i Magi in cerca del Bambino Gesù fecero parecchia fatica nel trovare la mangiatoia e chiesero a tutti gli abitanti di Betlemme, compresa una vecchia nonnina che in un primo momento si rifiutò di dare delle indicazioni, ma poi, forse pentitasi del gesto, preparò un cesto pieno di dolci e si mise alla ricerca dei Magi. Cercò quindi in tutti i modi di trovare i Magi e iniziò a regalare i dolci a tutti i bambini che incontrava nella speranza di incontrare il Bambino Gesù.

Da allora quindi, i bimbi mettono delle calze fuori dall’uscio della propria porta per accaparrarsi una parte dei dolciumi elargiti con tanta bontà dalla vecchia signora, simbolo della festività del 6 Gennaio.

Da dove nasce allora l’usanza del carbone? È subito spiegato. Quando si diffuse la storia di Babbo Natale che si infilava nei camini per distribuire i doni niente fu più facile che approfittare proprio dei camini per appendere le calze e riempirle con il carbone che avevano comodamente a disposizione.

‘La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte’ …e per accoglierla al meglio noi vi proponiamo di preparare in casa proprio il carbone dolce della Befana!

L’Epifania è il momento della verità per i bambini: se sono stati buoni dolciumi e leccornie riempiranno le loro calze, altrimenti solo carbone.
Attraverso questa semplice e simpatica ricetta è possibile però fare in modo che anche i bambini più birichini possano godersi il loro momento dolce dell’Epifania.

Se siete curiosi di scoprire tutti i segreti del carbone dolce della Befana fatto in casa seguite la nostra dolcissima ricetta!

Ricetta Carbone

Preparate una glassa con un albume montato a neve ben soda, 200 gr di zucchero semolato, un cucchiaio di alcool puro ad uso alimentare (o vodka), 100 gr di zucchero a velo e qualche goccia di colorante nero.
A parte versate 300 gr di zucchero semolato in una casseruola non molto grande e copritelo con dell’acqua.  Mescolate e fate cuocere per circa 10 minuti fino a quando lo sciroppo inizierà a caramellarsi diventando dorato. Lo zucchero deve arrivare alla temperatura di 141°. Se avete un termometro da cucina utilizzatelo.
Abbassate il fuoco e versate dentro lo sciroppo tutta la glassa mescolando rapidamente per incorporarla.
Versate il composto in uno stampo antiaderente e schiacciatelo con delicatezza per dargli una forma.
Lasciatelo raffreddare e poi rompetelo a pezzi non regolari.

Oggi è molto semplice trovare calze preconfezionate con i dolci più famosi. La tradizione dell’epifania però varia in base al paese. Ad esempio l’alto Garda organizza una sfida di regata nel Palio remiero della Befana. A Napoli si lanciano caramelle e doni dall’alto per i più piccoli. Ogni anno è aperta a tutte le città la sfida a chi comporrà la calza più lunga d’Italia, il record da battere è di ben cinquantadue metri. In Romagna ogni anno, nonostante il freddo, si svolge il tradizionale Tuffo della Befana.

Insomma, come si dice, paese che vai usanza che trovi. Tanta fantasia e tanta voglia di festeggiare in quella che è la prima festività dell’anno.

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