Il referendum catalano ha mostrato la fragilità della fazione indipendentista, ma ha messo anche a nudo l’ottusità del governo di Mariano Rajoy.

E’ stata una guerra senza vincitori quella consumatasi ieri in Catalogna intorno al referendum indipendentista. Secondo i dati diffusi nella tarda serata di ieri dal governo catalano, a scrutinio quasi ultimato, avevano votato 2.263.464 persone, ovvero circa il 42% degli aventi diritto.

Il “si”, come era prevedibile, ha ottenuto la maggioranza schiacciante dei voti con oltre il 90% delle preferenze. Quindi, apparentemente, la popolazione si è espressa a favore dell’indipendenza della regione autonoma dalla Spagna. Allora perché questo referendum è stata una sconfitta per il fronte indipendentista?

Semplice: perché la maggioranza della popolazione non si è nemmeno recata al seggio. Il 58% della popolazione della Catalogna ha manifestato in questo modo la sua contrarietà ad un referendum che sentiva in qualche modo sbagliato. Qualcuno potrebbe obiettare che parte della popolazione abbia avuto paura di fronte alle minacce del governo di Madrid e alla massiccia presenza della polizia e della Guardia Civil, ma sarebbe semplicemente un tentativo di confondere chi legge mescolando le carte.

La verità è quella che ci viene dai numeri, nient’altro conta in questo momento: gli indipendentisti, per quanto rumorosi, per quanto numerosi, sono una minoranza all’interno della Catalogna. E questo referendum li ha mostrati in piena luce, per di più a tutto il mondo. Perché, alla fine, uno può fare tutte le analisi che vuole, ma poi si deve anche confrontare con i “duri dati”, come diceva il filosofo Bertrand Russell.

Le secessioni, quando si fanno, devono avere il sostegno di una larghissima maggioranza della popolazione. E il 42%, come è ben chiaro, non è una larghissima maggioranza. Non è nemmeno maggioranza, se proprio dobbiamo mettere il dito nella piaga.

Dall’altra parte, il governo spagnolo ha reagito nel miglior stile fascista, mandando la polizia a cercare di impedire il voto con la forza. Una reazione scomposta ad un referendum che è frutto di numerosi errori commessi negli ultimi dieci anni da parte del governo di Madrid, e che ci ha portato al risultato di ieri. Scontri, arresti, dichiarazioni al vetriolo, ed una regione spaccata  a metà dalla polarizzazione “indipendenza si o no”.

Era veramente necessario arrivare a tanto?

Lorenzo Spizzirri