Mentre il tasso d’inflazione sfiora il 5% in Europa (il 4,8% in Italia), le Borse e le azioni finanziarie registrano dei risultati sostanzialmente positivi. La crisi innescata dall’emergenza pandemica da Covid-19 ha avuto un grave impatto sul settore economico già precario di molti Paesi, incluso il nostro, ma ciò non sembra comunque scoraggiare il mercato. Stando alle stime pubblicate su Il Messaggero, infatti, gli acquisti in Borsa hanno riportato un notevole miglioramento. Non solo, quelli del FTSE MIB di Milano mostrano addirittura una plusvalenza dell’1,09%. Insomma, sarebbe proprio il caso di dirlo: Piazza Affari decolla, ma l’economia cola a picco!

La pandemia non intacca Piazza Affari: le Borse chiudono in positivo e la moneta rafforza il suo valore

Aumento vertiginoso dei beni di prima necessità, rincari sulle bollette di milioni di cittadini e innalzamento dei costi delle risorse energetiche. Questo è lo scenario con cui si apre il 2022, quello che sarebbe dovuto essere l’anno della svolta. Benché il Governo stia lavorando alle misure necessarie per far fronte alla situazione di crescente instabilità dell’ultimo periodo, per adesso non si ha di che festeggiare. O perlomeno, la popolazione non ha nulla per cui farlo. Lo stesso, invece, non si potrebbe affermare per banche e Borse, le quali possono contare su un momento decisamente favorevole.

Nello scenario europeo, difatti, è possibile osservare come i vari mercati stiano procedendo bene. Il migliore di tutti è quello del FSTE MID che (già lo abbiamo anticipato) registra un +1,09%. A seguire c’è quello di Londra con un +0,9%. E poi quello di Parigi con guadagni pari allo 0,53%. In altre parole, Piazza Affari non se la passa affatto male. Sebbene non si direbbe, persino la moneta ha rafforzato il suo potere d’acquisto con una proporzione dell’Euro/Dollaro corrispondente allo 0,48%. Mentre l’Oro arriva ad un introito dello 0,22%.

Dal punto di vista azionario, Unicredit raggiunge il livello più sorprendente, con un progresso del 3,69%, subito davanti a Intesa San Paolo. Tuttavia, c’è chi è stato in grado di fare ancora di più, fa sapere Il Messaggero. Basti pensare a Sesa (+4,77%), Banca MPS (+3,30%), Esprinet (+2,46%) e Cementir Holding (+2,28%) che evidenziano numeri sicuramente in contrasto con la realtà attuale. Dal canto suo, Interpump si ferma al 2,65%.

Scritto da Diego Lanuto.

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